XX FESTIVAL DELLA SCIENZA DI GENOVA DAL 20 OTTOBRE AL PRIMO NOVEMBRE

Linguaggi: come ci parla l’universo

Vent’anni tondi per la storica manifestazione dedicata alla diffusione della scienza, edizione che quest’anno è dedicata ai “Linguaggi”. Le ricercatrici e i ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica saranno presenti con una variegata offerta di contenuti: conferenze, laboratori, tour e realtà virtuali, passando per la nostra nuova Escape room. Sempre se riuscirete a uscirne

     18/10/2022

Parte giovedì 20 ottobre la ventesima edizione del Festival della scienza di Genova, quest’anno dedicato ai “Linguaggi”. La città ligure, con il suo porto antico da sempre crocevia di uomini di diverse lingue e culture, sembra come non mai la cornice ideale a ospitare la manifestazione, il cui programma è ricco di conferenze, laboratori, spettacoli e mostre, tutti dedicati ai diversi linguaggi della scienza. L’Istituto nazionale di astrofisica sostiene fortemente questo festival e partecipa con i suoi ricercatori a molte delle attività in programma.

Nella Escape room: a cavallo di un fotone – Scopri il viaggio della luce nel Sistema solare – a cura di Play, la piattaforma per la didattica innovativa dell’Inaf – i ragazzi potranno immedesimarsi in un fotone e ripercorrere il lungo viaggio che porta le particelle di luce dall’interno del Sole ai pianeti del Sistema solare, fino a raggiungere i telescopi sulla Terra, dove vengono catturate dagli strumenti che gli astronomi usano per studiare l’universo. Per superare le diverse prove sarà necessario mettere in campo abilità logiche attraverso la pratica del coding unplugged, supportata da piccoli robot, alla scoperta dei fenomeni fisici legati alla luce e del Sistema solare.

Una delle tante impossibili prove da superare per uscire dall’Escape room dell’Inaf

L’Escape room sarà allestita nella Sala Camino del Palazzo Ducale e, sempre che riusciate a uscirne, nel Loggiato Minore del Piano Nobile potrete scoprire La forma (e il viaggio nello spazio) dell’acqua – Realtà virtuale e astrochimica, grazie a un sistema di realtà virtuale immersiva che permetterà di esplorare la struttura dell’acqua e conoscere al contempo il suo viaggio interstellare, che ha probabilmente permesso l’origine della vita sul nostro pianeta.

Tra i laboratori vogliamo segnalare presso la Biblioteca internazionale per ragazzi Edmondo De Amicis il laboratorio Alla scoperta dei linguaggi dell’universo – Enigmi galattici per ricostruire Centaurus A, curato dall’Istituto nazionale di astrofisica in collaborazione con Indaco – Inaf per la divulgazione di Astri e Cta Observatory.

Presso l’Osservatorio astronomico del Righi, la sera del 21 ottobre alle ore 21:00, andrà invece in scena lo spettacolo Audio universo – Viaggio (sonoro) attraverso il Sistema solare, curato dal nostro Istituto in collaborazione con le università di Newcastle e Portsmouth.

Per comprendere meglio l’universo e capire attraverso quali linguaggi ci parli vogliamo segnalare, il 26 ottobre alle 18:30 presso la Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, la conferenza Sguardi sull’universo sconosciuto – Le scoperte del James Webb Space Telescope, dove Adriano Fontana dell’Inaf e Giovanna Giardino dell’Agenzia spaziale europea (Esa) parleranno con il giornalista Giorgio Pacifici di questo nuovo telescopio spaziale già famoso per le prime incredibili immagini che ci ha regalato.

Immagine multibanda di Centaurus A, la galassia da ricostruire nel laboratorio curato dall’Inaf “Alla scoperta dei linguaggi dell’universo – Enigmi galattici per ricostruire Centaurus A”

Sempre nella Sala del Minor Consiglio, il 24 ottobre alle 18:30, Mariafelicia De Laurentis, dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), e Ciriaco Goddi, dell’Università di Cagliari e dell’Inaf, parleranno dei risultati della collaborazione Event Horizon Telescope, che hanno portato alla “foto del secolo”, la prima mai realizzata di un buco nero, e si chiederanno se Einstein ha ancora ragione? – Buchi neri ripresi con l’Event Horizon Telescope.

L’Inaf partecipa in forze anche al ricco programma online degli eventi riservati alle scuole. Per la sezione “Digitalk” i nostri ricercatori animeranno il webinar Con la voce di Paperino – Dialogo in laboratorio sulla fisica sperimentale.

Tra i “Digitour” Inaf c’è l’imbarazzo della scelta. Le classi potranno andare alla scoperta di alcune delle strutture che compongono l’Istituto in Italia e nel mondo, come il Telescopio nazionale Galileo (Tng), il grande telescopio dell’Inaf che si trova nelle isole Canarie, prenotando la visita virtuale Uno sguardo sull’universo. Potranno fare un Viaggio dietro le quinte dell’astrofisica, con il tour dei laboratori dell’Istituto di astrofisica e planetologia spaziali di Roma, o scoprire Strumenti di bordo e ghiacci interstellari nel tour virtuale ai laboratori Xact e Life dell’Osservatorio astronomico di Palermo. E ancora, gli studenti potranno andare in Sardegna con il virtual tour Onde radio dallo spazio profondo alla scoperta della grande antenna del Sardinia Radio Telescope (Srt), o fare la conoscenza dei telescopi dello European Southern Observatory (Eso) con I misteri del cosmo dai cieli del Sudamerica, tour virtuale di tre siti realizzati dall’Eso in Cile, in alcune tra le regioni più aride del pianeta. Questi luoghi ospitano ora i telescopi che hanno contribuito ad alcune sensazionali scoperte astronomiche recenti, che spaziano dalla prima immagine del buco nero di M87 allo studio del moto delle stelle intorno al buco nero situato al centro della nostra galassia.

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