UN’ANTEPRIMA DEL DESTINO DELLA VIA LATTEA

Collisione galattica immortalata dal Gemini North

Una nuova immagine catturata dal telescopio Gemini North alle Hawaii rivela una coppia di galassie a spirale interagenti – Ngc 4568 e Ngc 4567 – mentre iniziano a scontrarsi e fondersi. Queste galassie sono intrappolate dal loro reciproco campo gravitazionale e alla fine si uniranno per formare un'unica galassia ellittica, tra circa 500 milioni di anni

     11/08/2022

Questa immagine del telescopio Gemini North alle Hawaii rivela una coppia di galassie a spirale interagenti – Ngc 4568 (in basso) e Ngc 4567 (in alto) – mentre iniziano a scontrarsi e fondersi. Le galassie alla fine formeranno un’unica galassia ellittica tra circa 500 milioni di anni. Crediti: International Gemini Observatory / Noirlab / Nsf / Aura; T.A. Rector (University of Alaska Anchorage/Nsf’s Noirlab), J. Miller (Gemini Observatory/Nsf’s Noirlab), M. Zamani (Nsf’s Noirlab) & D. de Martin (Nsf’s Noirlab)

Gemini North, uno dei telescopi gemelli dell’International Gemini Observatory, ha osservato le fasi iniziali di una collisione cosmica a circa 60 milioni di anni luce di distanza, in direzione della costellazione della Vergine. Le due maestose galassie a spirale, Ngc 4568 (in basso) e Ngc 4567 (in alto), stanno per affrontare uno degli eventi più spettacolari dell’universo: una fusione galattica. Al momento, i centri di queste galassie sono a 20mila anni luce di distanza (circa la distanza della Terra dal centro della Via Lattea) e ogni galassia conserva ancora la sua forma a spirale. Tuttavia, lo scenario è destinato a cambiare drasticamente.

Mentre Ngc 4568 e Ngc 4567 si uniscono, le reciproche forze gravitazionali attiveranno esplosioni di intensa formazione stellare e distorceranno le loro maestose strutture. Nel corso di milioni di anni, le due galassie oscilleranno ripetutamente l’una sull’altra in anelli sempre più stretti, attirando lunghe strisce di stelle e gas fino a quando non saranno così completamente mescolate che un’unica galassia, ellittica, emergerà dal caos. A quel punto, gran parte del gas e della polvere (il carburante per la formazione stellare) sarà stato consumato o spazzato via.

Combinando decenni di osservazioni e modelli computerizzati, gli astronomi hanno ora prove convincenti che la fusione di galassie a spirale come queste dà origine a galassie ellittiche. È probabile che l’oggetto risultante dalla fusione alla fine assomiglierà al loro vicino più maturo Messier 89, una galassia ellittica nell’Ammasso della Vergine, che ora presenta una formazione stellare minima ed è composto principalmente da stelle più vecchie di piccola massa e antichi ammassi globulari.

La fusione che sta per avvenire tra le due galassie, immortalata in questa immagine, è un’anteprima di ciò che accadrà quando la Via Lattea e la sua grande vicina – la Galassia di Andromeda – entreranno in collisione, tra circa 5 miliardi di anni.