È FRA I 10 VINCITORI DEL CONTEST “SCIENCE IN SHORTS”

Nature premia il video di Samuele Ronchini

Girato all’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore e ispirato a Gw 170817, l’evento che segnò la nascita dell’astronomia multimessaggera, il video di Samuele Ronchini – dottorando al Gssi e associato Inaf e Infn – cerca di immaginare la futura “tripletta d’oro”: fotoni, onde gravitazionali e neutrini emessi dalla stessa sorgente astrofisica. Al giovane ricercatore va un premio di 5000 euro

     13/07/2022

Crediti: Gssi

Samuele Ronchini, dottorando in fisica astroparticellare al Gran Sasso Science Institute (Gssi) dell’Aquila, è uno dei 10 vincitori del concorso video “Science in Shorts”, promosso dal gruppo editoriale Springer Nature. Il contest, riservato agli autori che hanno pubblicato nell’ultimo anno su una delle riviste scientifiche di Nature, richiedeva la realizzazione di un breve video divulgativo, originale e scientificamente fondato, correlato all’attività di ricerca dell’autore.

Tra i 10 vincitori, selezionati tra gli autori di oltre 130 video arrivati e che riceveranno il premio di 5000 euro, Samuele è l’unico a rappresentare un’istituzione scientifica italiana. La cerimonia di premiazione si svolgerà durante la conferenza Curious2022, che dal 12 al 13 luglio 2022 riunisce a Darmstadt, in Germania, rinomati scienziati e premi Nobel di tutto il mondo per discutere di innovazione, frontiere della ricerca e nuove soluzioni tecnologiche per il futuro.

Associato all’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e all’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), Samuele Ronchini al Gssi studia la fisica che è alla base dei lampi di raggi gamma, eventi catastrofici prodotti dopo il collasso di una stella massiccia o la fusione di due oggetti compatti, come i buchi neri e le stelle di neutroni. Le leggi che ne regolano la natura non sono ancora ben comprese e il rilevamento congiunto di più messaggeri da questi eventi violenti sarebbe di fondamentale importanza.

Con l’ausilio di animazioni, illustrazioni realizzate a mano e riprese dal vivo, il video riassume il viaggio di tre particelle – un fotone, un’onda gravitazionale e un neutrino – emesse proprio durante la fusione di due stelle di neutroni.

Ispirato all’evento di Gw 170817, la rilevazione della prima onda gravitazionale anche nella sua controparte elettromagnetica, il video cerca di immaginare la futura “tripletta d’oro”: fotoni, onde gravitazionali e neutrini emessi dalla stessa sorgente astrofisica. Tale scoperta sarebbe di fondamentale importanza e l’aggiunta dei neutrini dimostrerebbe che i lampi di raggi gamma sono anche luoghi ideali per accelerare particelle ad altissime energie.

Buona parte del video è stato girato all’esterno e all’interno dell’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore gestito dall’Inaf – Osservatorio astronomico d’Abruzzo, realtà direttamente coinvolta nella ricerca della controparte ottica degli eventi delle onde gravitazionali e istituzione di spicco per la comunità astronomica italiana.

Oltre l’osservatorio immerso nel Parco nazionale del Gran Sasso, a 2138 metri sul livello del mare, il video mostra gli interferometri Ego-Virgo dell’Infn per la rilevazione delle onde gravitazionali, posti a Cascina (Pisa), e il rilevatore di neutrini IceCube, che opera tra i ghiacci dell’Antartide. Il video si conclude con una ripresa sulla cima di Pizzo Confalonieri, a 2422 metri sul livello del mare, tra il Rifugio Duca degli Abruzzi e il Monte Aquila.

«Con questo video ho voluto unire le mie grandi passioni per l’astrofisica, per il disegno e l’illustrazione, cercando di dare risalto alle ricchezze scientifiche e paesaggistiche del territorio, come il Gssi, l’Osservatorio astronomico d’Abruzzo e i picchi innevati del Parco nazionale del Gran Sasso», spiega Ronchini. «La location di Campo Imperatore è stata perfetta ma non la migliore per le condizioni climatiche invernali! Con tre altri miei colleghi Gssi abbiamo dovuto attendere la giornata ideale per salire in quota».

Il video divulgativo, pensato per un pubblico generico di ogni età, è stato ideato e realizzato dal dottorando Gssi con il supporto di alcuni colleghi per le riprese da terra e da drone. «Per la prima volta mi sono dedicato a fondo alla divulgazione scientifica e ciò mi ha consentito di sperimentare e ampliare diverse competenze parallele alla ricerca scientifica, dalle tecniche di comunicazione, al montaggio audio/video», dice l’autore. «La difficoltà principale è stata dover condensare in soli 60 secondi un messaggio scientifico efficace e chiaro, per cui ogni parola e ogni pausa sono stati pesati con cura. È stato un lavoro fatto di ripensamenti e aggiustamenti, ma sono di gran lunga soddisfatto del risultato e molto felice per il premio ricevuto, ottenuto anche grazie alle dritte di molti miei colleghi e amici».

Guarda il video pubblicato sul canale YouTube del Gssi: