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Una mappa dei residui di zolfo su Europa

Utilizzando i dati del telescopio spaziale Hubble, sono state realizzate mappe ultraviolette che mostrano la concentrazione di anidride solforosa su Europa, la luna di Giove. La maggior parte dell'anidride solforosa si trova nell'emisfero posteriore della luna ghiacciata, probabilmente per via del fatto che il campo magnetico di Giove intrappola lì le particelle di zolfo che fuoriescono dai vulcani di Io

     23/06/2022

Gli scienziati dello SwRI hanno utilizzato il telescopio spaziale Hubble per visualizzare la superficie della quarta luna più grande di Giove, Europa (mostrata in basso a destra in questa immagine composita) nell’ultravioletto, mappando le concentrazioni di anidride solforosa sulla sua superficie, che probabilmente proviene da Io (sopra), l’ultra-vulcanica luna di Giove. Crediti: Nasa

Utilizzando i dati del telescopio spaziale Hubble, un team guidato dal Southwest Research Institute (SwRi) ha realizzato delle mappe che mostrano la concentrazione di anidride solforosa su Europa, la luna di Giove, a lunghezze d’onda ultraviolette, colmando un “vuoto” nelle lunghezze d’onda utilizzate per osservare questo mondo di acqua ghiacciata.

Le mappe Uv del team mostrano concentrazioni di anidride solforosa esclusivamente sul lato posteriore di Europa, ossia sul lato opposto a quello rivolto costantemente verso il pianeta, per via della rotazione sincrona che caratterizza tutti i satelliti medicei.

SwRi approfondirà questi studi utilizzando lo strumento Europa Ultraviolet Spectrograph (Europa-Uvs), che osserverà la luna di Giove dal satellite Europa Clipper della Nasa, il cui lancio è previsto per il 2024.

Gli scienziati sono quasi certi che nascosto sotto la superficie ghiacciata di Europa si trovi un oceano di acqua salata contenente quasi il doppio dell’acqua presente in tutti gli oceani della Terra. Questa luna potrebbe essere il luogo più promettente del Sistema solare in cui trovare qualche forma di vita extraterrestre.

«La superficie relativamente giovane di Europa è composta principalmente da ghiaccio d’acqua, sebbene sulla sua superficie siano stati rilevati altri materiali», spiega Tracy Becker, prima autrice di un articolo che descrive queste osservazioni Uv. «Determinare se questi altri materiali sono originari di Europa è importante per comprendere la formazione di Europa e la successiva evoluzione».

Mappa di SO2 (a) profondità della banda e (b) area della banda per tutte e quattro le visite Hst. Questi grafici rappresentano essenzialmente le stesse informazioni, l’intensità e l’area complessiva della caratteristica di assorbimento, e quindi non sorprende se concordano qualitativamente. In accordo con i risultati passati, gli autori hanno trovato che la SO2 è limitata all’emisfero sinistro (tra circa 180 gradi ovest e 360 gradi ovest), con una concentrazione preferenziale verso 0 gradi nord e 270 gradi ovest). Crediti: Nasa/Jpl/Bjorn Jonsson, Becker et al.

La valutazione del materiale di superficie può fornire informazioni sulla composizione del presunto oceano. Il set di dati di SwRi è il primo a produrre una mappa quasi globale dell’anidride solforosa, correlata alle regioni più scure su larga scala, sia nella lunghezza d’onda visibile che in quella ultravioletta.

«I risultati non sono stati sorprendenti, ma abbiamo ottenuto una copertura e una risoluzione molto migliori rispetto alle osservazioni precedenti», racconta Philippa Molyneux di SwRi, coautrice dell’articolo. «La maggior parte dell’anidride solforosa si trova nell’emisfero “posteriore” di Europa. Probabilmente è concentrato lì perché il campo magnetico co-rotante di Giove intrappola le particelle di zolfo che fuoriescono dai vulcani di Io e le spinge contro il retro di Europa». Io, lo ricordiamo, è un’altra delle più grandi lune di Giove ma, al contrario della fredda Europa, è considerato il corpo vulcanicamente più attivo del Sistema solare.

Il campo magnetico di Giove può causare reazioni chimiche tra il ghiaccio d’acqua e lo zolfo, creando anidride solforosa sulla superficie di Europa. «Oltre a studiare l’anidride solforosa sulla superficie, stiamo continuando a cercare di capire il motivo per cui Europa, che si sa avere una superficie dominata da ghiaccio d’acqua, non sembra avere ghiaccio d’acqua alle lunghezze d’onda dell’ultravioletto, come confermato da questo studio», conclude Becker. «Stiamo lavorando alacremente per capire il perché».

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