Avete mai sentito parlare del nettunodotto? È un complesso di collegamenti tra Nettuno e le colonie umane nel Sistema solare per sfruttare l’idrogeno presente nell’atmosfera del gigante gassoso. Un progetto che si mormora che verrà realizzato nel 2245, e di cui è già il momento di stabilirne l’efficacia. Ed è stato fatto. Proprio mentre Samantha Cristoforetti era in viaggio verso la Stazione spaziale internazionale. Contemporaneamente l’interesse è stato carpito anche da una specie aliena simil-ciclope, da gattine extraterrestri ladre di gocce di Sole, e dall’eventualità che delle meteoriti possano distruggere completamente due specchi del James Webb Space Telescope della Nasa.
Non siamo impazziti.
Queste pillole di scienza e fantasia, insieme ad altre, sono state somministrate ai partecipanti alla finale delle Olimpiadi italiane di astronomia, 20esima edizione, che le hanno dovute prendere sul serio e imbastire ragionamenti e calcoli matematici rigorosi per riuscire a guadagnarsi l’ambita medaglia “Margherita Hack”.
Una finale che quest’anno è tornata finalmente e felicemente in presenza, anzi due finali: a Perugia, dal 26 al 28 aprile, per le categorie Junior 2 e Senior, e a Reggio Calabria per la categoria Junior 1 dal 3 al 5 maggio. Una scelta del Comitato olimpico per ridurre gli assembramenti.
Ottantadue gli studenti e le studentesse (classe: 2005-2008: 27 per la categoria Junior 1, 30 per la categoria Junior 2 e 25 per la categoria Senior) che per raggiungere questo risultato hanno dovuto superare due selezioni molto difficili: le fasi di preselezione e le gare interregionali, sfidando i 7416 partecipanti di questa edizione olimpica, provenienti da 232 scuole distribuite su tutto il territorio nazionale.
Un programma ricco in entrambe le città, fatto di benvenuti e saluti istituzionali, riconoscimenti e seminari dei ricercatori alternati a intermezzi musicali.
Si parte dalla cerimonia di apertura a Perugia, dove l’ultima parola viene lasciata nientepopodimeno che all’astronauta Luca Parmitano, che con un videomessaggio ha dato un in bocca al lupo spaziale agli sfidanti perugini. Reggio Calabria ha risposto con la sua ciliegina sulla torta: lo straordinario patrimonio artistico, storico e culturale offerto dal Museo archeologico, tappa obbligata per i partecipanti olimpici, nell’anno che celebra i 50 anni del ritrovamento dei magnifici Bronzi di Riace.
In entrambe le città, le gare si sono svolte come di consuetudine: prova teorica alla mattina sulla risoluzione di problemi di astronomia, astrofisica, cosmologia e fisica moderna, e prova pratica al pomeriggio in cui i partecipanti si sono cimentati in analisi di dati astronomici.
Ed ecco i nomi di chi sale sul podio per l’edizione 2022 della manifestazione:
Categoria Junior 1: Pontil Ceste Valentina – I.C. Stat. di S.Stefano di Cadore e Comelico S.- S.Stefano di Cadore (BL); Cristallo Sebastiano – Istituto Comprensivo Statale “M. Hack” – Castellalto (TE); Mussetola Luca – Istituto Comprensivo Statale “Ugo da Como” – Lonato del Garda (BS); Fiordaliso Roberta – Istituto Comprensivo Statale “Carducci – V. da Feltre” – Reggio Calabria; Dandrea Giulio – Scuola Media Statale “R. Zardini” – Cortina d’Ampezzo (BL).
Categoria Junior 2: Raffaello Pio Marino – Liceo Classico Statale “T. Campanella” – Reggio Calabria; Francesco Leccese- Liceo Scientifico Statale “G. Banzi Bazoli” – Lecce; Andrea Cusimano – Liceo Scientifico Statale “T. Levi Civita” – Roma; Riccardo Sgoifo – Istituto Istruzione Superiore Statale “A. Malignani” – Udine; Riccardo Brunetta – Liceo Scientifico Statale “Leopardi – Majorana” – Pordenone.
Categoria Senior: Matteo Vernacotola – Liceo Scientifico e delle S.A. “Nomentano” – Roma; Alessandra Mandaglio – Liceo Scient. e delle S.A. Statale “Leonardo da Vinci” – Reggio Calabria; Matteo Maria Rucco – Liceo Scientifico e delle S.A. Statale “E. Fermi” – Aversa (CE); Matteo Tivan – Liceo Scientifico e delle S.A. Statale “S. Pellico – G. Peano” – Cuneo; Chiara Luppino – Liceo Scient. e delle S.A. Statale “Leonardo da Vinci” – Reggio Calabria.
Dai vincitori a Perugia è stata poi selezionata la rosa dei 5 che compongono la squadra nazionale che rappresenterà l’Italia alle Olimpiadi internazionali di astronomia: gli Junior 2 Riccardo Brunetta, Andrea Cusimano, Raffaello Pio Marino e i Senior Matteo Tivan e Alessandra Mandaglio.
«Sono soddisfatto del lavoro svolto e della composizione della squadra che sicuramente ben rappresenterà l’Italia», dice Gaetano Valentini dell’Inaf – Osservatorio astronomico d’Abruzzo, presidente della giuria di questa edizione olimpica e referente italiano alle Olimpiadi internazionali. «Ne sono sicuro perché sono ragazzi molto motivati dalla passione per l’astronomia, da una sana competizione, e con la voglia di andare oltre. Sono certo che nelle Olimpiadi internazionali sapranno mantenere alto questo entusiasmo e a competere con i loro pari categoria di tutto il mondo».
Infine, il passaggio del testimone da Perugia a Cortina che ospiterà la finale nazionale delle ventunesime Olimpiadi italiane di astronomia nel 2023.
Ma è già tempo di pensare alle Internazionali e alla preparazione della nostra squadra olimpica, con la certezza che saprà regalarci emozioni che la nazionale di calcio purtroppo questa volta non potrà darci.
Guarda il servizio video su MediaInaf Tv: