ARRIVA DA SIRACUSA L’APOD DI OGGI, MARTEDÌ 8 DICEMBRE

Grande congiunzione, grande bellezza

Saturno, Giove, la Luna e un faro sullo Ionio – il faro di Capo Murro di Porco, nella riserva naturale del Plemmirio. Immortalato il 19 novembre scorso dal fotografo siracusano Kevin Saragozza, questo suggestivo incontro di luci sul cielo della Sicilia è stato scelto oggi dalla Nasa come immagine astronomica del giorno

     08/12/2020

La “Grande congiunzione sul faro di Capo Murro di Porco” di Kevin Saragozza è stata scelta dalla Nasa come Astronomy Picture of the Day l’8 dicembre 2020. Crediti e copyright: Kevin Saragozza

Non è la prima volta che la Nasa sceglie un suo scatto come Apodl’Astronomy Picture of the Day. Era già accaduto il mese scorso, il 14 novembre. Protagonisti, in quell’occasione, Venere, Mercurio, Spica e la Luna colte all’alba dall’isola di Ortigia, a Siracusa. Ma con lo scatto selezionato oggi – martedì 8 dicembre – il fotografo siciliano Kevin Saragozza ha messo a segno un colpo da maestro. Nell’inquadratura c’è infatti il soggetto più ambito del mese dagli astrofotografi di tutto il mondo: la congiunzione fra Giove e Saturno, ormai diventata per tutti la “Grande congiunzione”. A rendere unico lo scatto non è però la vicinanza fra i due giganti del Sistema solare (per quella occorrerà attendere la sera del 21 dicembre, quando la distanza apparente, diventando pari ad appena un quinto del diametro del disco della Luna, toccherà il minimo mai raggiunto negli ultimi quattro secoli), bensì la presenza in scena di altre due meraviglie, della Natura una e dell’ingegno umano l’altra: la Luna e il faro militare di Capo Murro di Porco, nella riserva naturale del Plemmirio, poco a sud di Siracusa, città natale del fotografo.

La scena risale al 19 novembre scorso. «Eravamo in prossimità dell’allineamento fra Giove e Saturno con la Luna crescente», rammenta Saragozza, «e ho deciso di dirigermi in un luogo che mi ha sempre emozionato, sin da piccolo: il Plemmirio. Oasi dove riesco a percepire un’energia ineguagliabile, tanta pace che rigenera l’anima. Ricordo ancora quando, dalla mia villa, guardavo la Luna e i pianeti con il vecchio telescopio di mio fratello maggiore. In questa’immagine ho voluto unire la mia grande passione – l’astrofotografia – a un elemento chiave di questo fantastico luogo, il faro Capo Murro di Porco».

Kevin Saragozza, 30 anni, di Siracusa. La fotografia ha fatto sempre parte della sua vita. È una passione che si tramanda da generazioni: il bisnonno era un noto fotografo di Milano. L’astrofotografia gli permette di esprimere tutto il suo potenziale, realizzando immagini di forte impatto visivo ma anche culturale. Crediti: Kevin Saragozza

«Dopo vari spostamenti e tentativi per confermare una buona prospettiva», continua il fotografo siracusano, «non riuscivo ad accontentarmi e trovare l’angolazione giusta, non volevo fosse la classica foto a largo campo: l’idea era di cogliere l’anima forte e possente di un faro che dona la sua luce ogni istante nella nostra terra illuminando il mare, un po’ come la Luna di notte ci guida lungo i vari sentieri per raggiungere un obiettivo. L’unico modo era gestire il tutto installando nella macchina un teleobiettivo da 600 mm, che mi ha concesso, allontanandomi, di inquadrare in primo piano il monumento. Come ad incastro, la Luna, Giove e Saturno abbracciavano il faro. Guardando il display ho provato un brivido lungo la schiena, forte emozione… Ho consapevolizzato che era l’immagine che avrei sempre desiderato realizzare in quel luogo. In quel momento si stavano abbracciando come una madre con il proprio figlio. Un’energia così forte… Un po’ come se il faro e l’universo si fossero uniti in unico corpo celeste».

«Molti mi chiedono qual è lo scatto perfetto per un astrofotografo», conclude Saragozza, che ha iniziato a usare la sua prima reflex digitale all’età di 11 anni, per poi scoprire più avanti il fascino del cielo notturno. «Io rispondo che forse non esiste. Ma quando sono con la mia macchina fotografica sotto il cielo stellato cogliendo la bellezza che ci dona… Be’, è quello il momento perfetto. Perché l’universo mi ha chiamato in missione. Sono felice che la Nasa abbia scelto questa immagine: una grande gioia, poiché dentro questa immagine vive una grande energia».