40 TERABYTE DI DATI DAL CACCIATORE DI PIANETI DELLA NASA

La vista cosmica del cielo Nord di Tess

Tess, il cacciatore di pianeti della Nasa, ci ha regalato un nuovo panorama del cielo settentrionale, assemblato a partire da 208 immagini individuali. Tess ha ripreso circa il 75 per cento del cielo, scoprendo 74 esopianeti, e a oggi ha restituito oltre 40 terabyte di dati, equivalenti allo streaming di circa 12mila film ad alta definizione

     07/10/2020

Questo dettaglio del panorama settentrionale di Tess presenta una regione nella costellazione del Cigno. Al centro, la tentacolare nebulosa oscura Le Gentil 3, una vasta nube di polvere interstellare, oscura la luce delle stelle più lontane. Un filamento prominente che si estende in basso a sinistra punta verso la luminosa Nebulosa del Nord America, una nube di gas incandescente così chiamata per la sua somiglianza con il continente. Crediti: Nasa / Mit / Tess e Ethan Kruse (Usra)

Il cacciatore di pianeti della Nasa – Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite) – ci ha regalato un nuovo panorama del cielo settentrionale, assemblato a partire da 208 immagini individuali. In una survey di due anni, ha ripreso circa il 75 per cento del cielo, scoprendo 74 esopianeti. Gli astronomi  stanno ora vagliando altri 1200 candidati, più di 600 dei quali giacciono nel cielo settentrionale.

Tess individua i pianeti monitorando simultaneamente molte stelle su vaste regioni di cielo, osservando piccoli cambiamenti nella loro luminosità. Quando un pianeta passa davanti alla sua stella dalla nostra prospettiva, blocca parte della luce della stella, oscurandola temporaneamente. Questo evento è chiamato “transito” e si ripete con ogni orbita del pianeta attorno alla stella. Questa tecnica – chiamata metodo dei transiti – si è dimostrata finora la strategia di ricerca di esopianeti di maggior successo, avendo permesso di trovare circa tre quarti dei quasi 4300 esopianeti a oggi conosciuti. I dati raccolti consentono anche lo studio di altri fenomeni, come variazioni dell’attività delle stelle ed esplosioni di supernova, con dettagli senza precedenti.

Il mosaico settentrionale copre meno cielo rispetto alla sua controparte meridionale, ripresa durante il primo anno di attività della missione. Per circa la metà dei settori settentrionali, il team ha deciso di puntare le fotocamere più a nord, per ridurre al minimo l’impatto della luce diffusa dalla Terra e dalla Luna. Ciò si traduce in un notevole gap nella copertura.

Il panorama settentrionale rappresenta solo un assaggio dei dati che Tess ha restituito. La missione divide ogni emisfero celeste in 13 settori. Tess ha ripreso ogni settore per quasi un mese utilizzando quattro fotocamere, che trasportano un totale di 16 sensori Ccd, o dispositivi ad accoppiamento di carica. Durante la sua missione principale, le fotocamere hanno catturato un intero settore del cielo ogni 30 minuti. Ciò significa che ogni Ccd ha acquisito quasi 30800 immagini scientifiche. Aggiungendo altre misurazioni, Tess ha restituito finora oltre 40 terabyte di dati, equivalenti allo streaming di circa 12mila film ad alta definizione!

Sorprendentemente, questi numeri aumenteranno notevolmente nel corso del prossimo anno. Tess ha ora iniziato la sua missione estesa, durante la quale trascorrerà un altro anno a fotografare il cielo meridionale. Il satellite rivisiterà i pianeti scoperti nel suo primo anno, ne troverà di nuovi e colmerà le lacune della copertura della sua survey iniziale. I miglioramenti in termini di raccolta ed elaborazione dei dati del satellite consentono ora a Tess di restituire immagini del settore completo ogni 10 minuti e di misurare la luminosità di migliaia di stelle ogni 20 secondi, il tutto continuando la sua precedente strategia di misurazione della luminosità di decine di migliaia di stelle ogni due minuti.

«Questi cambiamenti promettono di rendere la missione estesa di Tess ancora più fruttuosa», ha detto Padi Boyd, scienziato del progetto della missione presso il Goddard Space Flight Center della Nasa a Greenbelt, nel Maryland. «Effettuare misurazioni ad alta precisione della luminosità stellare a queste frequenze rende Tess una nuova risorsa straordinaria per lo studio delle stelle a brillamento e pulsanti e altri fenomeni transitori, nonché per esplorare la scienza degli esopianeti in transito».