LA SCOPERTA GRAZIE A UN PROGETTO DI CITIZEN SCIENCE

Svelata la natura di un transnettuniano binario

È composto da due corpi – uno di circa 181 chilometri di diametro e l'altro di 138 chilometri – che orbitano a soli 350 chilometri di distanza l’uno dall'altro, oltre Nettuno. A scoprire la natura binaria di (523764) 2014 WC510 è stato un team di astronomi e cittadini scienziati attraverso l’occultazione di una stella, a sua volta binaria. Tutti i dettagli su The Planetary Science Journal

     29/09/2020

Illustrazione artistica del sistema binario di oggetti transnettuniani (523764) 2014 WC510. Crediti: Courtesy of Southwest Research Institute

Gli oggetti transnettuniani (Tno) sono piccoli corpi ghiacciati del Sistema solare la cui orbita si trova oltre Nettuno. Un nuovo studio guidato dagli scienziati Rodrigo Leiva e Marc Buie del Southwest Research Institute, grazie al contributo dei dati osservativi forniti dal progetto di citizen science, Research and Education Collaborative Occultation Network (Recon), ne ha ora “scoperto” uno la cui natura è diversa dalla maggior parte di essi. Le virgolette sono d’obbligo perché l’oggetto in questione, denominato (523764) 2014 WC510, è stato in realtà scoperto nel 2011 all’Osservatorio di Haleakalā, nelle Hawaii. Il suo annuncio è avvenuto cinque anni dopo con la Minor Planet Electronic Circulars 2016-O239, nella quale il corpo veniva definito “unusual minor planets“, un pianeta minore inusuale.

Ciò che Leiva e collaboratori hanno fatto è stato svelarne la natura, differente dalla maggior parte degli oggetti transnettuniani conosciuti. Si tratta infatti di un transnettuniano binario: un sistema costituito da due corpi – uno di 181 chilometri di diametro, l’altro di 138 chilometri – che orbitano l’uno attorno all’altro mentre circumnavigano il Sole, ai confini del Sistema solare, nella fascia di Edgeworth-Kuiper.

Quello che più ha sorpreso il gruppo di ricerca è la configurazione gravitazionale dell’oggetto. «La maggior parte dei Tno binari sono molto distanti tra loro, di solito 1000 chilometri o più» spiega Leiva. «In questo Tno binario i due componenti sono abbastanza vicini, a soli 350 chilometri di distanza. Questa vicinanza rende questo tipo di Tno binario difficile da rilevare. È per questo che è stato realizzato il progetto Recon».

Recon è un progetto di citizen science che utilizza una rete collegata di 64 siti osservativi, dislocati negli Usa presso altrettante piccole comunità, per effettuare osservazioni di occultazione stellare. In pratica, con questa tecnica si usa l’ombra che proietta un oggetto mentre passa di fronte a una stella lontana – un evento chiamato appunto occultazione – per rilevare la presenza del corpo e derivarne le caratteristiche. Ed è proprio così che è stata scoperta la natura di (523764) 2014 WC510.

Ogni comunità all’interno della rete Recon riceve un telescopio, un sistema di videocamere e un addestramento su come registrare le occultazioni (spesso sono insegnanti delle scuole superiori che possano poi insegnare agli studenti come fare le stesse osservazioni). Durante le occultazioni previste, ogni sito di osservazione punta il proprio telescopio su una specifica stella bersaglio nel cielo notturno e registra la stella utilizzando il sistema di telecamere. 

Rispetto a qualsiasi altra osservazione di un’occultazione stellare da parte di un Tno binario, quella di (523764) 2014 WC510 si è rivelata però particolare. «In questo caso» dice Buie «anche la stella occultata si è rivelata un sistema binario. Le stelle binarie non sono insolite, e non lo sono nemmeno gli oggetti binari» continua lo scienziato. «Ma osservare un Tno binario che occultava una stella binaria è insolito».

L’obiettivo dei ricercatori è ora continuare a cercare oggetti transnettuniani simili, con l’obiettivo di scoprire se nel nostro Sistema solare questi oggetti binari sono rari o abbastanza diffusi. «Il nostro principale scopo è sapere quanto sono comuni i Tno binari come questo in cui i due oggetti sono vicini» conclude Buie. «Questo oggetto è uno su un milione o come il 90 percento di loro? È questa la domanda che sta alimentando la nostra sete di conoscenza per costruire modelli migliori di come si è formato il Sistema solare».

Per saperne di più:

  • Leggi su The Planetary Science Journal l’articolo “Stellar Occultation by the Resonant Trans-Neptunian Object (523764) 2014 WC510 Reveals a Close Binary TNO” di Rodrigo LeivaMarc W. BuieJohn M. KellerLawrence H. WassermanJJ KavelaarsTerry BridgesSean L. HaleyRyder StraussElizabeth WildeRobert WerykPierre KervellaRobert BakerStephen Alan BockKen ConwayJuan M. Cota Jr.James J. EstesMaría L. GarcíaMatthew KehrliAndrew McCandlessKeitha McCandlessEdgar SelfCole SettlemireDiana J. SwansonDoug Thompson e J. A. Wise