99 I PARTECIPANTI DA 20 NAZIONI

Olimpiadi di astronomia, cinque bronzi per l’Italia

La premiazione sabato scorso a Piatra Neamt, in Romania. Tutti i membri della squadra azzurra – Vittoria Altomonte da Bova Marina (RC), Andrea Cama e Marco Carbone entrambi da Reggio Calabria, Lorenzo Citterio da Belluno e Sebastian Furlan da Carrara – tornano a casa con al collo una medaglia

     28/10/2019

La squadra azzurra alla premiazione. Da sinistra: Lorenzo Citterio, Marco Carbone, Andrea Cama, Vittoria Altomonte e Sebastian Furlan. Crediti: Paolo Soletta

In una edizione particolarmente difficile l’Italia porta a casa, per la prima volta, cinque medaglie di bronzo alle Olimpiadi internazionali di astronomia terminate sabato, 26 ottobre 2019, a Piatra Neamt, Romania.

A fare la parte del leone la Romania, squadra di casa, e, come di consueto, la Russia che partecipava sia come nazione che, con un diverso team, come distretto di Mosca. Bene anche Cina, Ucraina, India e Corea.

L’Italia, tuttavia, si è difesa piuttosto bene, perché finora non era mai capitato di vincere cinque medaglie in una sola volta. Significa che il livello dei nostri ragazzi, già altissimo, è più o meno lo stesso per tutta la squadra, segno che condividono metodi di lavoro e background astronomico.

Ripetiamo i loro nomi ancora una volta, se lo meritano: Vittoria Altomonte da Bova Marina (RC), Andrea Cama e Marco Carbone entrambi da Reggio Calabria, Lorenzo Citterio da Belluno e Sebastian Furlan da Carrara.

Ecco le cifre: 99 partecipanti da 20 nazioni. Totale medaglie di bronzo, argento e oro assegnate, rispettivamente: 31, 21 e 10. «Il sistema di premiazione è particolare», spiega Sabrina Milia, jury member che ha avuto il compito di tradurre e correggere gli elaborati dei partecipanti. «Il numero di medaglie è più o meno sempre lo stesso ma la loro assegnazione si basa su un lavoro di comparazione generale degli elaborati e richiede moltissimo lavoro». E sulla prova della nostra Nazionale commenta: «Questa volta purtroppo, a fronte di prove osservative e pratiche piuttosto buone, quella teorica si è dimostrata uno scoglio difficilmente superabile per la maggior parte delle squadre e noi non siamo riusciti a fare eccezione. D’altra parte il risultato è comunque ragguardevole e ci fa essere orgogliosi dei nostri migliori studenti».

Sicuramente proveranno a migliorare in vista della venticinquesima edizione prevista proprio in Italia, a Matera, nel 2020. Intanto tutti i nostri ragazzi si sono potuti godere una meritatissima medaglia e qualche ora, ma giusto un paio, di relax prima di un viaggio di ritorno piuttosto complicato cominciato in piena notte.

Un doveroso ringraziamento va agli organizzatori locali, che hanno saputo creare un partenariato vastissimo con tutti gli attori pubblici e privati più importanti della contea di Neamt in cui ognuno ha fatto la sua parte. I cento partecipanti e i circa quaranta team leader e jury member che li accompagnavano hanno potuto vedere il meglio che questa parte di Romania può offrire, come i magnifici laghi circondati da boschi e impressionanti canyon calcarei, i monasteri ortodossi, i castelli medievali, le riserve con i bisonti, ricevendo ovunque un’ospitalità realmente eccezionale.

Apprezzatissima l’assegnazione di studenti liceali locali a ogni team, in modo da assistere costantemente partecipanti e team leader nello svolgimento del programma e nelle traduzioni. Per cui il team italiano ci tiene a ringraziare pubblicamente il liceo Petru Rares e il liceo Informatico di Piatra Neamt e in particolare i volontari Adrian, Miruna e Stefan.

Per saperne di più:

Guarda il reportage realizzato da Paolo Soletta per MediaInaf Tv:

Correzione del 28.10.2019: il nome di Citterio è Lorenzo, non Marco come scritto in una precedente versione.