LA CERIMONIA DI CONSEGNA IL 28 SETTEMBRE PROSSIMO

Il premio Gratton a una tesi sui buchi neri

28 anni, astrofisica ed esperta di dinamica dei nuclei galattici. La varesina Elisa Bortolas, all'unanimità, vince il premio Livio Gratton di 5mila euro, assegnato ogni due anni alla più meritevole tesi di dottorato di ricerca in astronomia o astrofisica realizzata in istituti di ricerca italiani

     18/07/2019

Elisa Bortolas

Con la sua tesi di dottorato sulle interazioni dei buchi neri nei nuclei delle galassie, la giovane astrofisica Elisa Bortolas ha vinto la quattordicesima edizione del premio Livio Gratton, conferito ogni due anni dall’Associazione Eta Carinae in collaborazione con l’Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton” e l’Associazione Frascati Scienza, con il patrocinio del Comune di Frascati e dell’Istituto nazionale di astrofisica, nonché con il contributo della famiglia Gratton. Il premio viene assegnato da una giuria internazionale alla più meritevole tesi di dottorato di ricerca in astronomia o astrofisica realizzata nell’ultimo biennio in un istituto di ricerca italiano.

Bortolas, nata ventotto anni fa a Varese, si è laureata all’Università di Milano-Bicocca e ha poi vinto un dottorato in astrofisica all’Università di Padova finanziato dall’Istituto nazionale di astrofisica, sotto la supervisione di Michela Mapelli, lei stessa già vincitrice di una passata edizione del Premio Gratton, e la co-supervisione di Alessia Gualandris (University of Surrey). La tesi di dottorato di Elisa ha convinto all’unanimità i componenti della giuria di quest’anno, ovvero Gerry Gilmore FRS (Institute of Astronomy, Cambridge University), Claudia Maraston (Institute of Cosmology and Gravitation University of Portsmouth) e Francesca Primas (European Southern Observatory), che fosse la migliore in assoluto realizzata negli istituti di ricerca italiani durante gli ultimi due anni.

«Nella mia tesi ho usato simulazioni numeriche ad altissima precisione per studiare l’evoluzione dinamica dei nuclei delle galassie» ci racconta Bortolas, già protagonista nel 2017 su Media Inaf per un altro prestigioso premio da lei vinto. «Quando due galassie si scontrano, i buchi neri supermassicci nei loro nuclei raggiungono distanze molto piccole, e interagiscono tra loro e con l’ambiente circostante in maniera molto violenta, fino a fondersi in un unico oggetto tramite emissione di onde gravitazionali. Durante il mio dottorato ho esplorato queste situazioni con l’obiettivo di compiere previsioni per Lisa, uno degli strumenti che osserverà le onde gravitazionali prodotte durante la fusione tra buchi neri supermassicci».

Il premio, per questo biennio di cinquemila euro, è attualmente l’unico del genere dedicato all’astronomia in Italia, si propone di facilitare l’inserimento di giovani scienziati nelle strutture di ricerca nazionali con l’intenzione di aiutare a combattere la “fuga dei cervelli”. La giuria per questa edizione ha segnalato come meritevoli di una menzione speciale anche i dottori Andrea Botteon e Om Sharan Salafia con le loro tesi.

«Questo riconoscimento è una grande soddisfazione per me, suggerisce che il mio lavoro di dottorato ha valore ed è uno sprone per dedicarmi con ancora più passione allo studio delle meraviglie nel nostro universo. In un mondo difficile come quello accademico, penso e spero che questo premio possa rivelarsi prezioso per proseguire la mia carriera nella ricerca» aggiunge Bortolas, che oggi è in forza all’Università di Zurigo, dove prosegue con la sua attività scientifica.

La cerimonia di consegna del premio è in programma il 28 settembre prossimo alle ore 17:00 presso l’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati e sarà seguita da una conferenza pubblica.

Per saperne di più: