HANNO PARTECIPATO ALLA SELEZIONE QUARANTA TESI

Elisa Bortolas vince il premio “Stefano Magini”

Istituito in onore di Stefano Magini (1957-2014), attivo collaboratore dell’Osservatorio Inaf di Arcetri, e quest'anno alla sua prima edizione, verrà consegnato martedì 30 maggio il premio da 1250 euro alla miglior tesi di laurea magistrale con argomento di astrofisica o di tecnologie per l’astrofisica

     29/05/2017

Elisa Bortolas, vincitrice della prima edizione del premio “Stefano Magini”

Martedì 30 maggio 2017 all’Osservatorio astrofisico di Arcetri dell’Inaf si terrà la cerimonia di consegna del premio “Stefano Magini” per tesi di laurea magistrale in astrofisica. Il premio, alla sua prima edizione, è nato dal desiderio della dottoressa Maria Grazia Magini di onorare la memoria di Stefano Magini (1957-2014), attivo collaboratore dell’Osservatorio, e ricordarne la sua attività nella progettazione e nella realizzazione di strumentazione scientifica.

«Questo premio serve a incoraggiare i migliori studenti a intraprendere studi di astronomia», dice il direttore dell’Osservatorio di Arcetri Filippo Mannucci, «e a mostrare l’elevato livello di studi e di ricerca raggiunti nelle università italiane in questo campo». Quaranta  tesi hanno partecipato alla selezione. «Le tesi esaminate dalla commissione sono risultate di un livello elevatissimo, sia nel contenuto scientifico che nella qualità della stesura», osserva Guido Risaliti, professore al Dipartimento di fisica e astronomia dell’Università di Firenze e membro della commissione giudicatrice. «Credo che la presenza di un così alto numero di lavori eccellenti sia di ottimo auspicio per il futuro della ricerca astrofisica in Italia».

La tesi di laurea premiata è “Dynamics of Massive Black Hole Binaries in Galactic Merger Remnants” di Elisa Bortolas, laureatasi con lode all’Università di Milano Bicocca nel 2015 con il professor Massimo Dotti. Questo lavoro riguarda un problema astrofisico di grande attualità, data la recente rivelazione delle onde gravitazionali: la fusione fra buchi neri giganti nel centro delle galassie. «La commissione ha deciso di premiare questo lavoro di tesi in particolare», spiega Risaliti, «per il grande interesse delle complesse simulazioni numeriche sviluppate per valutare come l’interazione fra buchi neri e stelle durante lo scontro fra due galassie possa far “rallentare” i buchi neri stessi fino a farli fondere, con emissione di onde gravitazionali».

Elisa Bortolas, attualmente dottoranda all’Università di Padova sotto la supervisione di Michela Mapelli, presenterà il suo lavoro alle ore 12 nel corso del consueto “astrobignè” arcetrino.