NUMERI DA CAPOGIRO

Mappa stellare di Gaia 2.0

Verrà resa pubblica il 25 aprile prossimo la seconda infornata di dati raccolti da Gaia, la missione spaziale dell’Esa che cerca di creare una mappa tridimensionale della nostra galassia, il più grande catalogo astrometrico mai prodotto

     09/04/2018

La mappa stellare di Gaia della prima release verrà aggiornata,, dal 25 aprile, con miliardi di nuovi dati. Crediti: ESA

Una mappa che mostri tutte le stelle nella nostra galassia, con la loro posizione, il loro movimento, la loro luminosità, il loro spettro, ma anche la temperatura superficiale e tanto altro. Il sogno di ogni astronomo che sta pian piano diventando realtà grazie a Gaia, missione Esa con un obiettivo ambizioso: creare la più grande e dettagliata mappa tridimensionale della Via Lattea e anche delle galassie vicine. Il prossimo 25 aprile verrà pubblicata la seconda release di dati e i numeri si prospettano “spaziali”.

Un catalogo enorme per soddisfare tutti i palati astronomici. Dalla posizione e luminosità di quasi 1 miliardo e 700 milioni di stelle ai colori nella lunghezza d’onda del rosso o del blu di oltre 1 miliardo e 380 milioni di astri, passando per la misura precisissima della parallasse e del moto proprio di oltre 1 miliardo e 300 milioni di stelle: dati essenziali per studiare l’origine e l’evoluzione della nostra galassia.

La parallasse è la misura del cambio di posizione apparente di corpo rispetto allo sfondo da due punti di osservazione distanti. Nel nostro caso si tratta della posizione della Terra ai due lati opposti della sua orbita attorno al Sole: una distanza di circa 300 milioni di km, valore che può sembrare enorme ma che permette di osservare, per le stelle più lontane, uno spostamento apparente microscopico. Parliamo di millesimi di arcosecondo, piccoli scarti che però non sfuggono agli attenti occhi di Gaia. Il moto proprio è invece il movimento reale di una stella attorno a centro di gravità della galassia.

I numeri della seconda release di Gaia.
Crediti: ESA

Una release ricca, che mette in ombra quella rilasciata nel 2016. Nel catalogo aggiornato, frutto di 22 mesi d’osservazioni, dal luglio 2014 al maggio del 2016, il numero di stelle la cui posizione è stata calcolata è simile alla precedente, ma il calcolo della parallasse e del moto proprio è di tre ordini di grandezza più grande: dai 2 milioni della prima release al miliardo e 300 milioni.

Inclusi nel catalogo anche la stima della temperatura superficiale di più di 160 milioni di stelle e la misura della quantità di polvere che si frappone fra noi e oltre 87 milioni di astri.

Non solo stelle, ma anche asteroidi. Attraverso oltre un milione e mezzo di osservazioni, Gaia è riuscita a individuare la posizione di 14.099 corpi celesti minori all’interno del Sistema solare.

Per quanto i numeri di Gaia siano enormi, comunque, rappresentano solo l’un per cento della popolazione stellare nella Via Lattea. Prima di ottenere una mappa completa sarà necessario moltissimo lavoro. Nel frattempo potete dare un’occhiata ai risultati ottenuti qui.