INSIEME ALL’INAF E ALL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE

A Bagno a Ripoli c’è un liceo “astronomico”

A partire dal prossimo anno scolastico, l’Isis Gobetti–Volta offre ai nuovi iscritti al liceo scientifico l’opportunità di aderire al “Potenziamento di Astronomia”: sarà un corso a carattere interdisciplinare, due ore in più a settimana per tutt’e cinque gli anni

     30/11/2016
Studenti del Gobetti-Volta in visita al Gran Telescopio Canarias di La Palma, alle Canarie

Studenti del Gobetti-Volta in visita al Gran Telescopio Canarias sull’isola di La Palma, alle Canarie

Gite scolastiche alle Canarie, laboratori dedicati, serate a guardare il cielo al telescopio e astronomia in tutte le salse: abbinata a fisica e matematica, certo, ma anche a filosofia e lettere. Succede – o meglio, succederà, a partire dal prossimo anno scolastico – all’istituto Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze. Dove una delle sezioni del liceo scientifico aggiungerà al curriculum anche le lezioni di astronomia. E non poche: due ore alla settimana per tutt’e cinque gli anni (qui l’orario delle lezioni). Due ore in più rispetto all’orario normale, dunque una vera e propria materia a tutti gli effetti, con tanto di voto in pagella. Insomma, l’impegno richiesto non sarà poco, ma la soddisfazione è assicurata.

«Gli insegnanti saranno gli stessi docenti del liceo, non solo quelli di fisica e scienze ma anche quelli di lettere e filosofia. Mentre noi», spiega Edvige Corbelli, referente del progetto per l’Osservatorio di astrofisica di Arcetri dell’Inaf, «andremo a tenere qualche laboratorio specialistico e saremo di supporto alle serate. Abbiamo anche dato la nostra disponibilità ad accompagnare i ragazzi in visita agli osservatori professionali, come quello di Asiago, in Veneto, o alle Canarie, dove si trova il Telescopio nazionale Galileo dell’Istituto nazionale di astrofisica».

Molte attività, si legge nel programma, potranno rientrare nell’alternanza scuola-lavoro, prevista per gli studenti delle classi terza e quarta, ad esempio facendo partecipare in modo attivo gli studenti come divulgatori, affiancando gli astronomi nel corso delle visite all’Osservatorio di Arcetri aperte al pubblico.

Oltre all’Inaf di Arcetri, il progetto vede la partecipazione anche del Dipartimento di fisica e astronomia dell’Università di Firenze. In Italia è il primo esperimento di questo genere, e l’obiettivo più immediato è quello di porre rimedio alla riduzione dello spazio riservato all’astronomia nei programmi scolastici dei licei. «Ma a me questo progetto piace anche perché una parte delle ore sarà dedicata ad approfondimenti culturali diversi», sottolinea Corbelli, «non solo dunque la conoscenza astronomica ma più in generale l’astronomia come caposaldo della cultura, dagli scrittori latini a Kant, passando per la Divina commedia».

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