ANCHE L’ITALIA TRA I FINALISTI

Ecco i nomi dei nuovi mondi

Raccolti oltre 500 mila voti da 182 paesi differenti: sono stati rinominati 31 pianeti extrasolari e 14 stelle madri. L'Italia si è aggiudicata il sistema planetario PSR 1257+12: Lich è il nome della stella e Draugr, Poltergeist e Phobetor sono i pianeti

     15/12/2015
Le statistiche raccolte da IAU relative al Concorso NameExoWorlds mostrano che il 70 per cento dei votanti ha dato una sola preferenza per i 20 sistemi planetari, mentre il 6,4 per cento ha votato tra 6 e 19 exoworlds. L’India è stata il paese col maggior numero di votazioni (36%), seguita da Stati Uniti (19,5%) e Spagna (8%). L’Italia si colloca al nono posto (1.56%). Crediti: IAU

Le statistiche raccolte da IAU relative al Concorso NameExoWorlds mostrano che il 70 per cento dei votanti ha dato una sola preferenza per i 20 sistemi planetari, mentre il 6,4 per cento ha votato tra 6 e 19 exoworlds. L’India è stata il paese col maggior numero di votazioni (36%), seguita da Stati Uniti (19,5%) e Spagna (8%). L’Italia si colloca al nono posto (1.56%). Crediti: IAU

Per millenni il genere umano ha dato nomi agli oggetti celesti che osservava in cielo. L’Unione Astronomica Internazionale (IAU) è l’autorità riconosciuta per assegnare ufficialmente i nomi ai corpi celesti. NameExoWorlds è un concorso internazionale che ha offerto per la prima volta al pubblico generico la possibilità di attribuire un nuovo nome ai pianeti extrasolari e alle loro stelle scoperti prima del 31 dicembre 2008. Iniziativa stimolante per il pubblico, oltre che per gli organizzatori, che ha raccolto 573242 voti da 182 paesi differenti e che ha contribuito a dare il nome a 31 pianeti extrasolari e a 14 stelle madri.

I nomi vincitori verranno utilizzati e diffusi dalla IAU come nomi adottivi, con il dovuto riconoscimento alle associazioni di astronomia o alle organizzazioni che li hanno proposti, tra cui gruppi astrofili, scuole, università, enti di ricerca e planetari. Il premio consisterà in una placca commemorativa per il loro contributo all’Astronomia e la possibilità di dare un nome a un pianeta minore.Le proposte vincenti sono giunte da tutto il globo: quattro dal Nord America (USA e Canada), una dall’America Latina (Messico), due da Medio Oriente e Africa (Siria e Marocco), sei dall’Europa (Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera) e sei dall’Asia (Giappone, Tailandia) e Australia. Per l’Italia le proposte sono arrivate dall’INAF e dalla SAIt.

Il Gruppo di Lavoro del Comitato Esecutivo di IAU, che si occupa di assegnare nomi ai pianeti e ai satelliti, ha validato ogni singolo nome degli exoworld candidati e vincitori dalla votazione, proponendo delle opportune modifiche alle proposte iniziali in pieno accordo con coloro che avevano proposto i nomi.

Dopo una lunga riflessione, il Comitato ha deciso di annullare il voto per l’exoworld Tau Bootis, in quanto il nome proposto non risultava conforme alle norme IAU. Per questo, in futuro verrà organizzato un nuovo concorso per il sistema di Tau Bootis. I nuovi nomi adottati per i 19 exoworld ricordano alcune figure mitologiche di varie culture e di epoche differenti, scienziati famosi, personaggi di fantasia, città antiche e parole che provengono da lingue non più in uso. La lista completa dei risultati, che comprende il conteggio dei voti e i nomi dei proponenti, è pubblicata sul sito web IAU NameExoWorlds.

Anche l’Italia è tra i finalisti: la proposta del Planetario Südtirol Alto Adige, con 2305 voti, ha attribuito al sistema planetario PSR 1257+12 i nomi di Lich per la stella e di Draugr, Poltergeist e Phobetor per i pianeti. PSR 1257+12 è una stella di neutroni, la prima stella attorno a cui nel 1992 fu scoperto il primo pianeta extrasolare. L’idea del nome Lich, che letteralmente significa “cadavere” o “non-morto”, come si legge nella proposta sottomessa dal Planetario, è relativa al fatto che la stella ha terminato la fusione termonucleare, ma emette ancora della radiazione elettromagnetica, per cui si può pensarla come “una stella non-morta, o zombie”. Analogo discorso vale per i nomi attribuiti ai pianeti di questo sistema.

Dare un nome a questi nuovi mondi permette di renderli più familiari e più vicini alla nostra cultura. È probabile che questi nuovi mondi stimoleranno la fantasia di scrittori di fantascienza ma è anche vero che da oggi, guardando in un punto ben preciso del cielo, potremmo immaginare di scorgere il pianeta Galileo attorno alla stella 55 Cancri-Copernicus, o Sancho attorno a mu Arae-Cervantes, o Hypatia attorno a iota Draconis. Non riusciremo a scorgerli perché troppo lontani, deboli ed estremamente vicini alla loro stella madre, ma potrebbero essere le mete di futuri viaggi spaziali.