I DATI RACCOLTI CON ASKAP

C’era una volta una galassia lontana…

Utilizzando la tecnica dell'assorbimento dell'idrogeno, un gruppo di ricercatori ha scoperto una galassia lontana ben 5 miliardi di anni. Tutto grazie alle antenne ASKAP, che fanno da apripista a SKA, quello che sarà il network di radiotelescopi più grande del mondo

     07/07/2015
La radiogalassia PKS B1740-517 ha un buco nero al centro. I getti che provengono da questo buco nero creano una potente sorgente radio che è stata rilevata da ASKAP. I segni verdi mostrano la posizione della radiogalassia. Crediti: CSIRO

La radiogalassia PKS B1740-517 ha un buco nero al centro. I getti che provengono da questo buco nero creano una potente sorgente radio che è stata rilevata da ASKAP. I segni verdi mostrano la posizione della radiogalassia. Questa è un’immagine ottica ottenuta con il Gemini South telescope. Crediti: M. Whiting (CSIRO) from Gemini South data

PKS B1740-517 non è la prima galassia lontana che viene scoperta dai radioastronomi, e non sarà l’ultima visti i progressi che si stanno facendo in questo campo. Di certo, però, questa radiogalassia è speciale perché è stata scoperta grazie a uno degli strumenti che cambierà, da qui a pochi anni, la storia della radioastronomia e il nostro modo di guardare l’Universo, vale a dire ASKAP (Australian SKA Pathfinder) del CSIRO (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation) in Australia.

ASKAP è uno dei precursori di SKA (Square Kilometre Array), che sarà il network di radiotelescopi più grande al mondo, decine di volte più sensibile e centinaia di volte più veloce a mappare il cielo di ogni altro strumento disponibile oggi. Si tratta di una raccolta di diversi tipi di antenne (per questo si chiama array) posizionate in un layout diffuso e distribuito su lunghe distanze nei luoghi più remoti del pianeta, Australia e Sudafrica. ASKAP, nello specifico, si trova nel deserto a 800 chilometri da Perth (Western Australia): l’area è particolarmente adatta a progetti di radioastronomia come SKA perché è poco popolata (il centro abitato più vicino è Mullewa a più di 300 chilometri) e, quindi, pochi sono i segnali radio artificiali che possono interferire con le osservazioni. L’obbligo di rispettare il silenzio radio (spegnendo del tutto anche i telefoni cellulari) deve essere rispettato già da centinaia di chilometri prima dell’arrivo al sito (GUARDA IL VIDEO SU INAF TV). Le antenne ASKAP (ne sono già state costruite 36 presso il Murchison Radio-astronomy Observatory) fanno da apripista a uno dei progetti scientifici più ambiziosi ed emozionanti degli ultimi anni. BETA_snap

PKS B1740-517 (a sud della costellazione dell’Altare) è stata scoperta con una tecnica particolare e annunciata ieri durante il National Astronomy Meeting del Regno Unito. I radioastronomi “catturato” le emissioni radio che hanno viaggiato per 5 miliardi di anni prima di “arrivare” sulla Terra portando con loro una sorta di “impronta” associata all’idrogeno freddo. Il gas assorbe parte dell’emissione creando un avvallamento nel segnale che viene immediatamente segnalato dalle antenne ASKAP.

«In molti osservatori questa minima variazione del segnale sarebbe risultata invisibile a causa del rumore di fondo, ma il nostro sito è così silenzioso e remoto che il segnale è risultato molto chiaro», ha detto James Allison, dell’ARC Centre of Excellence for All-sky Astrophysics (CAASTRO). Lo studio è stato guidato da Elaine Sadler dell’Università di Sydney. Entrambi i ricercatori fanno parte di un gruppo di studiosi che utilizza appunto ASKAP e la tecnica dell’assorbimento per trovare centinaia di galassie che si trovano fino a 10 miliardi di anni luce e determinare la loro quantità di idrogeno. Tutto questo per rispondere a quesiti sul processo di formazione stellare: l’idrogeno freddo è la materia prima di cui sono fatte le stelle ed è abbondante nella maggior parte delle galassie. Gli astronomi possono individuare una galassia dall’idrogeno, anche quando la luce delle stelle è debole o nascosta dalla polvere interstellare.

Il segnale catturato da ASKAP è debole ma ha delle importanti implicazioni: «Ci mostra che avremo un bel bottino di galassia», ha aggiunto Allison.

Le antenne ASKAP in Australia

Le antenne ASKAP in Australia

CHE COS’È ASKAP? – ASKAP potrà fare scoperte straordinarie, inarrivabili per molti altri radiotelescopi. Le antenne sono tutte di provenienza cinese ma sono state costruite in collaborazione con Canada, Olanda e Stati Uniti.Trenta antenne sono disposte in un cerchio di 2 chilometri di diametro, mentre le restanti sei antenne sono disposte a formare un triangolo Reuleaux con massima distanza dal centro di 6 chilometri. Ogni dish è largo ben 12 metri e l’area di raccolta è di 4000 metri quadrati: ognuna delle antenne ha richiesto dalle 13 alle 18 ore di assemblaggio.

Sadler ha spiegato:  «ASKAP osserva una parte relativamente inesplorata dello spettro radio, 700-1800 MHz e questo significa che saremo in grado di rilevare l’idrogeno nello spazio profondo e, grazie al vasto campo di vista, anche su un volume molto più grande di quanto fosse possibile prima. Daremo la caccia a galassie che vanno dai 5 agli 8 miliardi di anni, un periodo che rappresenta un quinto della storia dell’Universo». Con un simile campo di vista istantaneo, ASKAP sarà in grado di osservare galassie lontane a una velocità oggi impensabile con altri radiotelescopi: in una settimana ASKAP genererà più informazioni di quelle attualmente contenute su tutto il World Wide Web; in un mese si genereranno più informazioni di quanto quelle contenute nelle biblioteche accademiche di tutto il mondo.

Per saperne di più:

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