TREDICI E SU TRE CONTINENTI I TELESCOPI DELLA RETE

GLORIA è pronta per la caccia alle stelle

Si consolida la formazione attuale della rete GLORIA con l’inserimento di ulteriori otto telescopi, tutti robotizzati e ad accesso completamente gratuito, semplicemente collegandosi via Internet. Un progetto europeo, con il contributo per l’Italia dell’INAF, pensato per dare, a chiunque nel mondo, la possibilità di partecipare da protagonista al progresso dell’astronomia

     10/11/2014
Uno dei telescopi robotici della rete GLORIA

Uno dei telescopi robotici della rete GLORIA

Cinque si trovano in Spagna, tre in Cile, due nella Repubblica Ceca, uno in Argentina, uno in Sudafrica e uno in Russia. Sono i tredici telescopi robotici professionali, da oggi pienamente in funzione, della rete GLORIA (GLObal Robotic telescope Intelligent Array for e-science): un progetto europeo, avviato nell’ottobre del 2011, nato per consentire a chiunque nel mondo, in modo gratuito e semplicemente attraverso una connessione a Internet, di prendere parte in prima persona all’osservazione e allo studio dell’universo.

«Già da qualche mese gli utenti di GLORIA – una comunità ad accesso libero e in continua crescita – hanno a disposizione cinque telescopi (quattro notturni e uno solare) per l’osservazione del cielo in modo interattivo, dunque in tempo reale», ricorda Luciano Nicastro, ricercatore all’INAF IASF di Bologna e coordinatore della partecipazione italiana al progetto. «Con le otto new entries, anch’essi tutti telescopi robotici professionali, si aggiunge adesso la possibilità di osservazioni in modalità “batch”: ovvero, inserendo la propria richiesta in una sorta di lista d’attesa, la cui durata può variare, in media, da qualche ora a qualche giorno. E presto ulteriori telescopi si aggiungeranno».

La filosofia alla base del progetto GLORIA è quella dell’intelligenza collettiva: più sono gli occhi che studiano il cielo, più cose potremo scoprire su di esso. Con GLORIA gli utenti possono dunque eseguire osservazioni di numerosi tipi d’oggetti celesti, programmando in piena autonomia nuove osservazioni (richiedendo dunque una porzione di tempo presso uno o più telescopi) o cimentandosi con gli esperimenti scientifici proposti sul sito web del progetto – dallo studio dell’attività solare alla caratterizzazione di stelle variabili.GLORIA_logo

Per invitare gli appassionati del cielo – specialmente gli studenti – a diventare parte della comunità di GLORIA, nel corso dei tre anni di durata del progetto gli astronomi hanno curato in modo particolare le attività divulgative. E hanno consentito a chiunque di assistere, grazie a dirette webcast dai luoghi più remoti, a eventi astronomici unici e imperdibili, come il transito di Venere del 2012, l’eclissi totale di Sole osservata dal Kenya nel 2013 e l’eclissi totale di Luna del 2014.

GLORIA è un progetto triennale finanziato nell’ambito del Settimo Programma Quadro dell’Unione Europea (FP7/2007-2012) con grant agreement numero 283783 e con un bilancio di 2,5 milioni di euro. Il progetto, avviato nell’ottobre 2011, coinvolge 13 istituzioni provenienti da 8 paesi.

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