L’ANNO DELLA FANTASCIENZA A CAPODIMONTE

Arte e Scienza nel nome di Capocci

Il 23 aprile alle ore 20:30 presso l’auditorium dell’Osservatorio, introdotti da Aurora Spinosa e Massimo Della Valle, che dialogheranno di Arte e di Scienza, sarà presentata la scultura Human Space di Christian Leperino e si terrà la conferenza fantascientifica di Giuseppe Longo: La Fisica di Star Trek

     18/04/2014

1Nell’anno 2014 ricorre il 150° anniversario della morte di Ernesto Capocci, astronomo, patriota e direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, conosciuto anche per la sua attività divulgativa attraverso i suoi scritti e i suoi saggi. Tra i più celebri “la Relazione del primo viaggio alla Luna fatto da una donna nell’anno di grazia 2057”, opera nella quale Capocci riesce ad amalgamare abilmente elementi fantastici con nozioni scientifiche, l’astronomia viene usata a pretesto per esplorare l’animo umano, con un finale a sorpresa. Pubblicata nel 1857, otto anni prima dell’opera di Jules Verne “Dalla Terra alla Luna”, Capocci può annoverarsi tra gli anticipatori del moderno genere fantascientifico che ha visto una fiorente produzione di romanzi a partire dalla fine del 1800.

Questa contaminazione tra scienza e letteratura fornisce il pretesto ad Aurora Spinosa, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, e Massimo Della Valle, Direttore dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Capodimonte, per dialogare sul rapporto tra Scienza e Arte. In questo contesto verrà presentata Human Space, opera realizzata da Christian Leperino e dagli studenti della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. L’artista napoletano e i suoi studenti hanno interpretato una scultura dalle sembianze umanoidi, colta nell’atto di essere contaminata e trasformata dall’energia oscura che accelera l’espansione dell’Universo, uno dei misteri su cui la moderna astrofisica sta indagando.

La manifestazione rappresenta l’inizio di una rinnovata collaborazione tra due importanti istituzioni culturali e scientifiche napoletane. “La Scienza, intesa come osservazione e studio della Natura, contamina le diverse espressioni artistiche: esiste un Dante scienziato oltre che sommo poeta –dice Massimo Della Valle, Direttore dell’Osservatorio- o un movimento artistico come il Futurismo, fortemente influenzato dalle suggestioni scientifiche più spericolate e dagli aspetti tecnologici più avanzati”. La Direttrice dell’Accademia, Aurora Spinosa, ci ricorda che “Da sempre arte e scienza si sono incontrate per un reciproco sostegno e arricchimento, l’una seguendo la via di una ricerca logica l’altra quella intuitiva, basti per tutti l’esempio di Leonardo.  Non può esistere opera d’arte che non rifletta in qualche modo l’atteggiamento dell’uomo verso lo spazio. ”

Uno dei più famosi esempi di contaminazione tra Scienza e Cinema (la “settima Arte”) è rappresentato dalla saga di “Star Trek”. Giuseppe Longo, ordinario di astrofisica dell’Università Federico II di Napoli, metterà in evidenza gli aspetti scientifici più estremi che hanno fatto la fortuna di questa serie cinematografica, in una conferenza dal titolo “La Fisica di Star Trek”.

A seguire Osservazioni di Giove e Marte con i telescopi dell’Osservatorio e dell’Unione Astrofili Napoletani.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per informazioni info@oacn.inaf.it .