DAL 7 APRILE AL 31 MAGGIO

Guarda che scoperta

All'Osservatorio Astronomico di Roma dell'INAF a Monte Porzio Catone è in programma l'esposizione di alcune tra le più preziose opere provenienti dal Museo Astronomico e Copernicano di Monte Mario. Un'occasione unica per ammirare antichi testi astronomici, tra cui la prima edizione del Sidereus Nuncius di Galileo del 1610, e strumentazione scientifica originale. Un percorso nella storia dell'osservazione e dello studio dell'Universo, fino alla nascita dell'astrofisica

     28/03/2014

Fig1-manifesto72Dal 7 aprile al 31 maggio, la suggestiva sede dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma a Monte Porzio Catone farà da cornice all’esposizione di alcune tra le più preziose opere provenienti dal Museo Astronomico e Copernicano di Monte Mario. Un’occasione unica per ammirare antichi testi astronomici, tra cui la prima edizione del Sidereus Nuncius di Galileo del 1610, e strumentazione scientifica originale a testimonianza di alcune tappe significative dell’osservazione del cielo e della comprensione dei fenomeni astronomici. La Mostra “Guarda che scoperta!” offrirà un quadro dell’avanzamento delle conoscenze astronomiche come un intreccio tra intuizioni, studi teorici, progressi tecnologici, osservazioni e prove sperimentali che portano a nuove scoperte. Scoperte che quasi mai sono casuali, ma frutto di una ricerca guidata da un’idea.

Un grande patrimonio storico-scientifico è, infatti, arrivato fino ai nostri giorni e ci racconta la storia dei due principali osservatori astronomici di Roma nell’Ottocento e di come essi siano stati teatro di una vera rivoluzione nello studio delle stelle. Gli studi condotti negli osservatori del Collegio Romano e del Campidoglio hanno fortemente contribuito alla nascita di quella che all’epoca era definita la “nuova astronomia”, o astronomia fisica. L’attuale Osservatorio astronomico romano nasce dalla fusione dei due osservatori ottocenteschi, e di questi custodisce la strumentazione antica e gli archivi, con i documenti originali e i registri di osservazione che costituiscono una collezione che non ha eguali al mondo.

I visitatori della Mostra avranno l’occasione di compiere un viaggio nel tempo partendo da Galileo e dalla sua intuizione di puntare il cannocchiale al cielo, e dalle osservazioni che hanno cambiato profondamente la concezione del mondo. Sarà quindi possibile confrontare i cannocchiali di tipo galileiano con i primi grandi telescopi riflettori simili a quelli utilizzati da William Herschel per esplorare la struttura della nostra Galassia, La Via Lattea, e per allargare l’orizzonte dell’universo conosciuto. Le osservazioni sistematiche di Herschel portarono anche alla scoperta di Urano. Poco più di mezzo secolo dopo, lo studio dell’orbita del nuovo pianeta attraverso le leggi della meccanica celeste permise di prevedere l’esistenza del pianeta Nettuno, che fu osservato per la prima volta puntando il telescopio nella posizione prevista dai calcoli. Al termine del percorso storico, il visitatore potrà gettare uno sguardo sull’astrofisica e sui metodi che ancora oggi sono utilizzati per carpire i segreti del nostro universo.

La superficie della Luna osservata da Galileo (Sidereus Nuncius, 1610).

La superficie della Luna osservata da Galileo (Sidereus Nuncius, 1610).

La Mostra è arricchita dalla presenza di laboratori didattici per gli studenti e di una programmazione di aperitivi scientifici serali per il grande pubblico.

L’iniziativa è finanziata e promossa dall’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma, col contributo dell’Agenzia Regionale per i Parchi della Regione Lazio e con la collaborazione del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi Roma Tre nell’ambito del Piano Lauree Scientifiche, e dell’Associazione Estrellas y Planetas.

La Mostra apre la “XV Settimana Nazionale dell’Astronomia” (7-14 aprile 2014), promossa dalla Società Astronomica Italiana (SAIt), in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) – Dipartimento dell’Istruzione. Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica – e con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

Fig. 3 Disegni di Saturno tratti da Brevis annotatio in systema Saturnium del 1660 di Eustachio Divini, costruttore di alcuni tra i migliori cannocchiali della metà del XVII secolo. Un esemplare dei suoi strumenti è esposto nel percorso della Mostra.

Fig. 3 Disegni di Saturno tratti da Brevis annotatio in systema Saturnium del 1660 di Eustachio Divini, costruttore di alcuni tra i migliori cannocchiali della metà del XVII secolo. Un esemplare dei suoi strumenti è esposto nel percorso della Mostra.

Calendario eventi

7 aprile, Inaugurazione – “L’eredità di Galileo a 450 anni dalla nascita” di Roberto Buonanno

16 aprile, ore 21:00 – “Galileo inquieto” di Fabrizio Vitali e Luigi Pulone

23 aprile, ore 21:00 – “Copernico, un rivoluzionario solitario e il suo segreto” di Maria Teresa Menna

9 maggio, ore 19:00 – Astrokids

16 maggio, ore 21:00 – “Gli oroscopi di Galileo” di Enrico Bernieri

20 maggio, ore 21:00 – “Dal metodo scientifico a una scatola di biscotti” di Aldo Altamore

23 maggio, ore 19:00 – Astrokids

30 maggio, ore 21:99 – “Infiniti mondi!” di Fabrizio Fiore

Informazioni

Durata dell’esposizione: 7 Aprile – 31 Maggio 2014

Aperture solo su prenotazione:

Lun.-Ven. visite guidate per scuole;

Gio. alle ore 15:00 e 17:00 visite guidate per il pubblico (con attività per i bambini);

Sab. alle ore 11:00, 15:00 e 17:00 visite guidate per il pubblico (con attività per i bambini).

Biglietto di ingresso: intero € 6, ridotto € 4

Info, prenotazioni e calendario aggiornato degli eventi su: www.oa-roma.inaf.it/diva

Indirizzo: Via Frascati 33, 00040 Monte Porzio Catone (Roma)