
Con quei fondi, la NASA conta di poter sviluppare i sistemi di lancio Orion e SLS, per arrivare a test di volo senza equipaggio rispettivamente nel 2014 e 2017. Conta di sostenere i sistemi di lancio commerciali in modo da arrivare di nuovo a portare astronauti sulla ISS con mezzi americani nel 2017. E conta di mantenere attiva la Stazione Spaziale Internazionale fino alla fine di questo decennio.
I fondi garantiscono inoltre, spiegano alla NASA, di mantenere lo sviluppo del James Webb Telescope “on track” per un lancio nel 2018, e di pianificare un nuovo rover su Marte che sostituisca Curiosity da lanciare nel 2020. E permettono di progettare quella missione per la “cattura” di un asteroide (preludio a una missione con astronauti) che rappresenta la più significativa novità del piano NASA: la “New Asteroid Initiative” che si propone di individuare un asteroide adatto (in base alle sue dimensioni e all’orbita che lo porta ad avvicinarsi alla Terra , catturarlo con una missione robotica e trascinarlo fino a collocarlo su una “tranquilla” orbita da qualche parte fra Terra e Luna, dove poi gli astronauti possano raggiungerlo ed esplorarlo con tutta calma.
Quanto allo stanziamento per i programmi di astrofisica, è di 642 milioni di dollari, con la prospettiva di portarli a 727 milioni da qui al 2018, garantendo il sostegno ai programmi Hubble, Kepler, SOFIA, Chandra, Fermi, Spitzer, Herschel, Planck, XMM-Newton, NuSTAR, Swift, Suzaku.
Per saperne di più:
- La sezione del sito NASA dedicata alla richiesta di budget 2014
- La dichiarazione di Bolden
- La New Asteroid Initiative






