UNA STELLA MORTA NELLA GALASSIA NGC 1637

Supernova in dissolvenza

Scoperta nel 1999 e visibile nella costellazione di Eridano, la supernova SN 1999em deriva da una stella che aveva più di otto volte la massa del Sole, ed è la protagonista di una immagine ripresa con il VLT dell'ESO.

     20/03/2013

A circa 35 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione di Eridano, si trova la galassia a spirale NGC 1637. Nel 1999 l’aspetto sereno di questa galassia è stato turbato dalla comparsa di una supernova molto brillante. Gli astronomi che studiano le conseguenze di questa esplosione con il VLT (Very Large Telescope) dell’ESO all’Osservatorio del Paranal in Cile hanno fornito un veduta stupenda di questa galassia relativamente vicina.

Le supernove sono tra gli eventi più violenti in natura: rivelano la morte abbagliante delle stelle e possono offuscare la luce combinata dei miliardi di stelle della galassia ospite.

I ricercatori dell’Osservatorio Lick in California hanno identificato la supernova utilizzando un telescopio costruito appositamente per ricercare questi oggetti cosmici, rari ma importanti, il Telescopio Automatico Katzman (Katzman Automatic Imaging Telescope). Osservazioni più dettagliate sono state richieste in seguito per confermare la scoperta e studiare meglio l’oggetto.

Questa supernova, a cui è stato dato il nome SN 1999em, è stata osservata in più occasioni. Dopo l’esplosione spettacolare nel 1999, la luminosità della supernova è stata seguita attentamente dai ricercatori, che ne hanno constatato la diminuzione relativamente tranquilla negli anni. SN 1990em è una supernova a collasso nucleare, classificata più precisamente come tipo IIp. La “p” significa “plateau” (piano, altopiano), cioè queste supernove rimangono brillanti (di luminosità all’incirca costante) per un periodo relativamente lungo dopo il massimo.

La stella che sarebbe diventata SN 1999em era molto massiccia prima della morte – più di otto volte la massa del Sole. Alla fine della vita il nucleo della stella è collassato, creando un’esplosione catastrofica.

Durante le successive osservazioni di SN 1999em gli astronomi hanno ottenuto molte immagini di questo oggetto con il VLT, che sono state combinate per realizzare questo ritratto molto nitido della galassia ospite, NGC 1637. La struttura a spirale è visibile in questa immagine come un percorso ben tracciato di giovani stelle bluastre, nubi incandescenti di gas e striature scure di polvere opaca.

Anche se a prima vista NGC 1637 sembra un oggetto abbastanza simmetrico, ha delle caratteristiche interessanti. È quella che gli astronomi chiamano proprio galassia asimmetrica: il braccio in alto a sinistra del nucleo è molto più lungo e meno avvolto di quello più corto e compatto in basso a sinistra, che sembra essere drammaticamente interrotto a metà.

L’immagine risulta disseminata di stelle, molto più vicine, e galassie, molto più distanti, che per caso si trovano nella stessa direzione.

[Fonte Eso]