NON CI SONO SOLO GLI ESOPIANETI

A caccia di esocomete

I ricercatori scoprono sei comete in orbita attorno a giovanni stelle di tipo A, che probabilmente hanno attorno anche pianeti. La scoperta di Barry Welsh dell'Università di Berkley dimostra che le esocomete potrebbero essere comuni quanto gli esopianeti.

     08/01/2013

Comete ed esopianeti sembrano andare a braccetto negli altri sistemi planetari, proprio come nel nostro. Gli astronomi hanno, infatti, individuato sei potenziali comete (chiamate “esocomete“) in orbita intorno a giovani stelle lontane, capaci di ospitare anche degli esopianeti. Questo potrebbe suggerire che le due categorie di oggetti spaziali  coesistano molto comunemente anche in altri sistemi e non solo nel nostro.

Lo studio, firmato da un team di ricercatori delle università di Berkeley e Clarion (negli Stati Uniti), ha studiato 10 stelle relativamente giovani, trovando attorno ad esse quelle che hanno tutta l’aria di essere comete. oltre a  enormi dischi di gas e polvere stellare, che sono il tipico segno della presenza di esopianeti.

Barry Welsh, autore della ricerca, dice che «questo potrebbe rappresentare l’anello mancante nei recenti studi di formazione planetaria. Vediamo spesso dischi di polvere stellare attorno a un grande gruppo di stelle e vediamo anche i pianeti. Quello che mancava ancora alla lista era tutto il resto: asteroidi e comete.  Ma ora penso che ci siamo riusciti».

Una delle stelle al centro dello studio è beta-Pictoris (β-Pic), attorno alla quale erano state avvistate delle comete già nel 1987. Lo scorso 2009, gli astronomi hanno individuato un pianeta attorno a β-Pic grande 10 volte più di Giove. In seguito, secondo Welsh, gli astronomi persero interesse per la ricerca di esocomete. Anche perché individuarle è molto difficile, a meno che non si trovino nella fase in cui vengono deviate dalla loro orbita ai margini del sistema stellare e iniziano a precipitare verso la stella, evaporando e creando tipiche righe di assorbimento che possono essere facilmente individuate nella luce raccolta dai telescopi.

E’ proprio questo il caso delle sei esocomete trovate dal gruppo di Welsh sono state scoperte durante 5 notti di osservazioni tra maggio 2010 e novembre 2012, grazie al telescopio da 2,1 metri dell’Osservatorio McDonald in Texas, raccogliendo deboli righe di assorbimento con variazioni giornaliere. Le comete sono 49 Ceti (HD 9672), 5 Vulpeculae (HD 182919), 2 Andromedae, HD 21620, HD 42111 and HD 110411 e orbitano attorno a giovani stelle di tipo A, che hanno “solo” 5 milioni di anni.

Tutte le indicazioni portano alla conclusione che queste stelle di tipo A dovrebbero essere circondate anche da esopianeti, anche perché i pianeti sono l’unica cosa che può deviare una cometa dalla sua orbita e farla cadere verso la sua stella.