LA FINE DEL MONDO IN SCENA A BOLOGNA

AAA 2012: Arte, Astronomia, Apocalisse

Giovedì 13 dicembre, a una settimana dalla fatidica data evidenziata sul calendario Maya – a detta di alcuni – con un minaccioso bollino nero, il millenarismo in tutte le sue sfumature è protagonista di un incontro pubblico organizzato dall’INAF di Bologna.

     07/12/2012

Sui media mondiali circola ormai da tempo la notizia che i Maya avrebbero previsto la fine del mondo per il 21 dicembre 2012. Per questa data si preannunciano catastrofi astronomiche come scontri tra pianeti, esplosioni solari, allineamenti tra pianeti e perfino il Buco Nero centrale che si inghiottirebbe la Terra, il Sole e la nostra Galassia.

Le profezie dell’Apocalisse che sistematicamente incombe su di noi non sono un fenomeno nuovo: da sempre l’uomo teme che tutto quello che la sua civiltà ha costruito possa essere distrutto da forze superiori e sconosciute. Per questo motivo, previsioni di una eventuale fine del mondo si sono succedute e si succedono ripetutamente nella storia.

Tutti si incuriosiscono, molti fanno domande,  alcuni si agitano. E allora perché non parlarne con chi di questi temi si occupa quotidianamente, da punti di vista diversi e complementari? L’occasione è l’incontro pubblico, a entrata libera, in programma giovedì 13 dicembre, alle ore 17:00, presso la Sala dello Stabat Mater della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio (Piazza Galvani 1) a Bologna.

«Maya a parte, non è un allarme da prendere sottogamba», mette in guardia il moderatore dell’incontro, Flavio Fusi Pecci, dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Bologna, «perché in realtà l’uso dissennato della natura e dell’ambiente fa dell’uomo uno dei pericoli maggiori per la sopravvivenza!».

A interrogarsi insieme a Fusi Pecci e al pubblico sulla genesi e l’interesse che le profezie sulla fine del mondo riscuotono sull’uomo, sul loro influsso nell’arte, sui veri pericoli che possono venire dal cielo e su cosa si può fare per contrastarli, saranno tre studiosi da tripla ‘A’: l’antropologo ed esperto di Apocalisse Fiorenzo Facchini, lo storico dell’Arte Eugenio Riccomini e l’Astronomo Sandro Bardelli, il quale assicura: «L’ignoto del profondo cielo notturno crea spesso angoscia in tanti, ma scandagliando con gli occhi degli astronomi conosciamo meglio l’universo in cui viviamo. E questo, in qualche modo, ci consente di alleviare la nostra ansia e, per alcuni possibili eventi, addirittura di immaginare interventi preventivi. Ne parleremo!».

L’incontro, il cui titolo per esteso recita “AAA 2012: Arte, Astronomia, Apocalisse. La fine del mondo nell’arte, nella scienza e nella religione”, è organizzato dall’INAF-Osservatorio Astronomico di Bologna. Per maggiori informazioni scaricare la locandina dell’evento.