
Le giovani stelle che brillano di luce bianco-bluastra, emettono energetica radiazione ultravioletta che “accende” il gas circostante: si tratta principalmente di idrogeno che, con la sua caratteristica colorazione rossastra, conferisce questa calda tonalità all’intera nebulosa rendendola una vasta nube luminescente dalle tante sfumature rosse. Nelle regioni scure, che risaltano sullo sfondo luminoso, si annida invece la polvere, altro ingrediente presente in abbondanza in quella che viene considerata una delle fabbriche stellari più giovani e attive della Via Lattea.
Lo strumento che, nello specifico, ha fornito questa visione estremamente dettagliata di una porzione della Nebulosa Omega, è FORS (FOcal Reducer and Spectograph) montato su uno dei quattro telescopi (Antu) che costituiscono la formazione di VLT. L’immagine è stata ottenuta nell’ambito del programma ESO Cosmic Gems, che ha finalità didattiche e divulgative.






