È UMBERTO SACERDOTE GIÀ DG ISPESL

Il CdA sceglie il Direttore Generale

A presiedere il Consiglio Scientifico Francesca Matteucci, professore ordinario all'Università di Trieste e Accademica dei Lincei. Bignami: "Abbiamo dato vita al nuovo INAF, fatto di molte donne".

     11/11/2011

“Una giornata decisamente importante per il nostro istituto”. Così il presidente Giovanni Bignami ha commentato le decisioni assunte ieri dal Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica: “Abbiamo completato il processo che dà vita al nuovo INAF”, ha aggiunto. Infatti ieri il CdA ha proceduto alla nomina del nuovo Direttore Generale, figura introdotta dal nuovo Statuto redatto e approvato a valle del decreto di riordino degli enti di ricerca. Direttore Generale è stato selezionato, al termine di un procedimento concorsuale, Umberto Sacerdote già Direttore Generale dell’ISPESL, dopo una carriera iniziata al CNR.

Il Direttore Generale entrerà nelle sue funzioni a partire dal 1° gennaio, contestualmente al Direttore Scientifico, Paolo Vettolani (designato nel CdA precedente), e sarà operativa così la struttura che l’Ente si è data con il nuovo statuto. Di questa struttura fa parte il Consiglio Scientifico che ieri è stato insediato. “Una struttura autonoma rispetto al management dell’Ente – ha sottolineato Bignami – contrariamente ha quanto succede in altre istituzioni della Ricerca”. Il Consiglio Scientifico ha poi ieri scelto il proprio Presidente tra i suoi membri (sette, tre donne e quattro uomini) nella persona di Francesca Matteucci, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Astronomia dell’Università di Trieste e Accademica dei Lincei.

“Sono stato molto contento della scelta del Consiglio Scientifico – conclude il Presidente dell’INAF – non solo perché la presidente è figura di elevato valore accademico e scientifico, ma anche perché è donna. Sono orgoglioso di guidare un ente che ha nel CdA due donne su quattro e una di loro vicepresidente, e un consiglio scientifico guidato da una donna e composto per quasi la metà da donne”.

Il CdA ha poi sancito due dei tre accorpamenti previsti dallo statuto, quello tra IASF e IFSI di Roma, tra IFSI di Torino e Osservatorio di Pino Torinese.