CONTINUANO I LAVORI PER IL JAMES WEBB TELESCOPE

Prove tecniche di piegatura

Iniziati i test sui fogli di kapton che si dovranno dispiegare per formare lo scudo termico. Ma il futuro del successore di Hubble è ancora incerto.

     20/09/2011

Nonostante le incertezze sul futuro, continuano i lavori sul James Webb Telescope, il telescopio spaziale destinato a sostituire il vecchio Hubble. Proprio in questi giorni la NASA sta testando alcuni componenti dello scudo termico che proteggerà gli strumenti del telescopio. I componenti sono 5 fogli, meno spessi della pagina di un libro ma estesi come un campo da tennis. Sono  costituiti da kapton, una pellicola capace di resistere a grandi sbalzi di temperatura e serviranno per mantenere gli strumenti del telescopio a  meno 230 gradi, un valore necessario per il loro corretto funzionamento.

Nel corso delle due settimane di test, laser ad alta precisione misureranno punto per punto le incurvature di ogni strato, fornendone così una mappa 3D da confrontare con quella dei modelli al computer. In questo modo sarà possibile determinare la reazione del materiale quando è sottoposto alle diverse condizioni che incontrerà una volta in orbita. Il passo successivo consisterà nel verificare il modo in cui gli strati si distendono nello spazio. Ogni foglio sarà infatti piegato come un paracadute e poi montato a bordo e si dispiegherà solo una volta che il telescopio sarà entrato in orbita.

Il James Webb Telescope è un progetto congiunto tra NASA, Agenzia Spaziale Europea e Agenzia Spaziale Canadese. Negli ultimi tempi la sua realizzazione è stata messa in dubbio dai tagli ai fondi, dalla scelta di investire le risorse per una missione umana su Marte e dai costi elevati legati alla produzione. Il progetto comunque sta avanzando anche se ha subito un forte ridimensionamento degli obiettivi. Se sarà terminato e verrà lanciato, rappresenterà un ottimo strumento per lo studio dell’Universo lontano, ma dovrà anche fare i conti con l’ombra del suo predecessore Hubble, che dopo 21 anni dalla messa in orbita ha raccolto così tanti successi da apparire ancora insostituibile.