LANCIO PREVISTO AD AGOSTO

Foto del giorno, JUNO

È caduta sull'assemblaggio della sonda Juno la scelta della NASA per la foto del giorno. La sonda che dovrebbe raggiungere Giove nel 2016 ha a bordo due strumenti a guida italiana, uno dell'INAF, JIRAM: P.I. Angioletta Coradini dell'INAF-IFSI di Roma: "La missione ci permetterà di conoscere meglio il nostro Sistema solare, il luogo dove ci siamo evoluti".

     08/03/2011

Procedono spediti i lavori di assemblaggio di Juno, la seconda sonda del programma New Frontiers della NASA che avrà l’obiettivo di raggiungere Giove. Al momento Juno è in fase di assemblaggio nei laboratori della Lockheed Martin Space Systems vicino Denver: ultimata questa fase partirà ad aprile per il Kennedy Space Center dove sarà sottoposta agli ultimi preparativi prima del lancio previsto ad agosto di quest’anno.

Nella fotografia pubblicata  sul sito NASA, è possibile vedere i tecnici all’opera mentre ispezionano alcuni dei componenti della sonda. Si notano inoltre le tre ali ricoperte di pannelli solari.

Anche l’Italia partecipa alla missione fornendo due strumenti: KaT (Ka-band Translator) e JIRAM (Jovian InfaRed Auroral Mapper), spettrometro ad immagine all’infrarosso.

Una volta lanciata Juno impiegherà cinque anni per raggiungere Giove e per un anno ruoterà attorno al gigante gassoso, eseguendo un totale di 32 orbite. L’obiettivo sarà raccogliere nuove informazioni che permettano di stabilire con maggiori certezze origine, struttura e composizione chimica del pianeta più grande del nostro Sistema solare.

Più approfondita sarà la sua conoscenza, più saremo in grado di stabilire l’origine dei pianeti giganti gassosi e più in generale dei sistemi planetari. Angioletta Coradini dell’INAF-IFSI di Roma, responsabile scientifico dello spettrometro JIRAM, sottolinea come “questo strumento è totalmente diverso da quelli costruiti precedentemente perché questa sonda è di tipo spinning, cioé ruota su se stessa, e non è facile realizzare uno spettrometro da collocare su una sonda che ruota. Noi lo abbiamo inventato. Grazie a JIRAM saremo in grado di studiare la distribuzione degli elementi chimici di Giove e correlarla con la struttura della sua atmosfera”. Conoscere a fondo Giove sarà un passo importante non solo per chi studia i pianeti, perché “ci permetterà di conoscere meglio il nostro Sistema solare, il luogo dove ci siamo evoluti”.

L’intervista completa ad Angioletta Coradini