Istituita dall’ESA nel 2008, l’Exoplanet Roadmap Advisory Team (EPR-AT) è una commissione di esperti che ha il compito di stabilire quali strategie adottare e quali vie seguire per raggiungere uno dei traguardi più ambiti dell’astrofisica moderna: distinguere e riconoscere pianeti extrasolari di tipo terrestre. Si punta a questo obiettivo con l’intento di andare ancora oltre, ovvero arrivare a riconoscere su questi pianeti eventuali indicatori di processi biologici, i cosiddetti “biomarkers”.
Della commissione fa parte anche Giusi Micela, dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo. Le abbiamo chiesto quali sono i compiti della commissione e che tipo di lavoro è stato fatto fino ad ora.
«La commissione è stata incaricata di chiedere alla comunità scientifica di esprimere delle idee e scrivere dei documenti. Dopodiché ha impiegato questi due anni per studiare queste idee, metterle in una visione coerente e consistente perché alla fine si potesse arrivare a un risultato scientifico».
Ecco le tre strade individuate da EPR-AT:
- lo sviluppo di tecnologie e progetti scientifici per l’osservazione di pianeti sempre più piccoli, sempre più simili alla Terra;
- lo studio della struttura dei pianeti individuati e della loro densità: capire se sono rocciosi, gassosi o ricoperti di oceani;
- lo studio delle atmosfere dei pianeti individuati e della loro composizione, determinare che tipo di elementi e temperature presentano.
I risultati raggiunti dal team di EPR-AT sono ora disponibili nel documento A European Roadmap for Exoplanets, una sorta di guida operativa, presentata dalla commissione all’ESA e pubblicata lo scorso ottobre.
«E’ un documento piuttosto lungo», spiega Giusi Micela, «e individua quali sono i passi che devono essere fatti nei prossimi anni, sia a breve, medio e lungo termine per poter arrivare alla rilevazione di vita nei pianeti extrasolari. Il primo passo sarà andare a studiare stelle di piccola massa in cui il contrasto con il pianeta è più favorevole ed è quindi più facile l’osservazione dei pianeti stessi. Via via si andrà sempre ad avvicinarsi sempre più a quello che può essere il gemello della Terra intorno a una stella diversa dal Sole. Il documento ha identificato anche le tecnologie che dovrebbero essere sviluppate per poter osservare effetti sempre minori».
A European Roadmap for Exoplanets può essere scaricato e consultato accedendo alla pagina web di EPR-AT.
Ascolta l’intervista completa a Giusi Micela:
[audio:https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2010/11/micela.mp3|titles=Giusi Micela intervistata da Elena Lazzaretto]