DI SORA IL NUOVO PRESIDENTE

Cambio al vertice dello UAI

Dopo otto anni lascia Emilio Sassone Corsi, al suo posto l'attuale vicepresidente Mario Di Sora. Lotta all'inquinamento luminoso e realizzazione dell'Osservatorio delle Forche Canapine alcuni dei punti del suo programma, illustrati durante il 43° congresso nazionale dello UAI svoltosi a Napoli.

     27/09/2010

Cambio della guarda al vertice dell’Unione Astrofili Italiani. Dopo otto anni Emilio Sassone Corsi lascia, al suo posto il vicepresidente Mario Di Sora, indicato dallo stesso ex presidente come suo successore. E’ quanto deciso dall’ultimo congresso dello UAI, il 43° conclusosi ieri presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte dell’INAF. “E’ un segno di continuità a ribadire quanto di buono è stato fatto in questi anni . Non è stata una sorpresa, ma una scelta consapevole nel bene della nostra associazione – dice il presidente uscente Emilio Sassone Corsi. “Non farò mancare il mio contributo, anzi spero di poter continuare a contribuire alla crescita e all’affermarsi della nostra associazione. In particolare per la realizzazione dell’Osservatorio Nazionale dello UAI a Forche Canapine”.

E l’Osservatorio Nazionale delle Forche Canapine è uno dei punti del programma del nuovo presidente, che sul sito dello UAI illustra con una lettera aperta agli aderenti.  Quattro i punti indicati su cuiil nuovo presidente intende focalizzare l’attività:

  1. rilancio e rafforzamento delle attività in collaborazione e a sostengo delle associazioni locali di astrofili;
  2. realizzazione dell’Osservatorio nazionale degli astrofili a Forca Canapine;
  3. potenziamento delle attività di ricerca e di formazione scientifica degli Osservatori italiani non professionali;
  4. maggiore capillarizzazione della lotta all’inquinamento luminoso.


Nato a Frosinone avvocato cassazionista specializzato in materie penalistiche, Mario Di Sora,  da sempre appassionato di Astronomia, ha fondato nel 1981 l’Associazione Astronomica Frusinate che gestisce l’Osservatorio Astronomico di Campo Catino, di cui è anche Direttore. Ha scoperto numerosi asteroidi e, dal 1985, ha iniziato ad interessarsi, primo in Italia, della problematica dell’inquinamento luminoso.