
I cacciatori di “meteoriti” in Antartide, ricercatori presso la base italo-francese Concordia, sono riusciti a trovare la “pepita d’oro” che stavano cercando grazie a profondi carotaggi da cui hanno estratto colonne di neve, successivamente sciolta e passata al setaccio con filtri estremamente fini. Così, impigliati nella trama, sono tornati a galla i due micrometeoriti, soprannominati particella 19 e particella 119.
Secondo quanto riportato questa settimana sulla rivista Science, l’analisi del make-up porta a escludere che siano originari della nube di polvere interstellare. Si sarebbero invece formati proprio nel disco primordiale del nostro sistema solare. Rispetto alla polvere di cometa raccolti dalla missione Stardust della NASA, che selezionati e specializzati laboratori di tutto il mondo, Italia (INAF) compresa, stanno analizzando, questi frammenti hanno dimensioni maggiori e una diversa composizione chimica, che permette di aggiungere nuove tessere del puzzle.
Infatti questi due granuli di polvere sono estramamente ricchi di carbonio e contengono una quantità esagerata di deuterio, un isotopo stabile dell’idrogeno. Un contenuto organico così alto, normalmente, è tipico dello spazio interstellare dove le nubi molecolari si aggregano a formare nuove stelle. Tuttavia i ricercatori hanno identificato materiali cristallini racchiusi in queste particelle che portano la “firma” chimica del sistema solare, cioè indicano chiaramente che si sono formate vicino al Sole e sono più recenti del previsto. Queste due scoperte, messe insieme, contraddicono la consolidata idea che tutta la materia organica contenente deuterio in eccesso abbia origine interstellare. I micrometeoriti dell’Antartide rimettono la questione in discussione e aprono nuovi scenari sul primo arrivo di materiale organico sulla Terra che potrebbe aver innescato la vita.
Il meteorite venuto dai ghiacci
Un gruppo di ricercatori francese ha trovato in mezzo alla neve dell'Antartide frammenti di roccia formatisi nel disco protostellare vicino al Sole. Hanno caratteristiche diverse dalla polvere di cometa finora studiata. E riaprono interrogativi sulla formazione del pianeta Terra e dell'origine della vita. Lo studio su Science






