UN SISTEMA PLANETARIO A 45 GRADI

Pianeti su un piano inclinato

Attorno alla stella Kepler-56 ruotano tre pianeti le cui orbite sono inclinate di ben 45 gradi rispetto all'equatore della loro stella. E' la prima volta che viene osservato un intero sistema planetario con orbite così fuori asse. Lo studio su Science.

     18/10/2013
credit: NASA

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Un sistema planetario così fuori asse, finora, non si era mai visto. A differenza dei pianeti del sistema solare, che orbitano tutti grossomodo sullo stesso piano su cui si trova l’equatore solare (la Terra, per dire, ha un’orbita inclinata di appena sette gradi) i tre pianeti attorno alla stella Kepler-56 si trovano su un’orbita inclinata di 45 gradi rispetto al piano di rotazione della stella. In passato erano già stati osservati singoli pianeti con orbite molto inclinate, ma è la prima volta che questo tipo di inclinazione riguarda un intero sistema. Tra gli autori dello studio, pubblicato su Science di questa settimana, ci sono Mauro Barbieri del CISAS (Centro Interdipartimentale di Studi e Attività Spaziali) dell’Università di Padova e Andrea Miglio, ricercatore italiano all’Università di Birmingham nel Regno Unito.

Kepler 56 si trova a circa 2800 anni luce da noi, ed è una gigante rossa con una massa pari a quattro volte quella del Sole. I suoi tre pianeti (due moto vicini alla stella e uno più grande molto più distante) sono stati individuati dal satellite Kepler (non più attivo) con il metodo dei transiti, ovvero osservando il modo in cui la luce della stella veniva bloccata dal passaggio dei pianeti.

Lo studio dettagliato delle variazioni di luminosità della stella ha permesso ai ricercatori di ricostruire l’angolazione delle orbite dei pianeti.

Per capire che cosa possa causare questa situazione decisamente insolita, i ricercatori hanno usato il telescopio Keck I alle Hawaii per misurare la velocità con cui la stella Kepler-56 si muove nello spazio. “In questo modo abbiamo scoperto il colpevole” spiega Daniel Huber dell’Ames Research Center della NASA, primo autore dello studio. “Un corpo distante la cui attrazione gravitazionale trascina la stella e al tempo stesso fa inclinare le orbite dei pianeti. Che restano allineate perché sono in risonanza tra di loro: un pianeta impiega il doppio dell’altro per fare un giro attorno alla stella, per cui si danno periodicamente l’un l’altro una spinta con le rispettive gravità, e le loro orbite rimangono complanari anche se deviano molto dall’equatore della stella”.

 

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