IL CIELO DI LUGLIO

La nebulosa che fa per tre

La Trifida si trova in direzione della costellazione del Sagittario ed oltre ad essere una delle più belle nebulose, nella sua regione si possono osservare tutte e tre le tre varietà che caratterizzano questa classe di oggetti celesti. I consigli per individuare la Trifida, le costellazioni e i pianeti nel cielo notturno di luglio.

     01/07/2013
Una splendida immagine della nebulosa Trifida ripresa dal telescopio di 2.2 metri dell'Osservatorio di La Silla in Cile dell'ESO. Crediti: ESO

Una splendida immagine della nebulosa Trifida ripresa dal telescopio di 2.2 metri dell’Osservatorio di La Silla in Cile dell’ESO. Crediti: ESO

Tre sembra proprio il numero più adatto a descrivere questa splendida nebulosa che si trova in direzione della costellazione del Sagittario, a circa 5.000 anni luce da noi. Intanto il suo nome, Trifida appunto, deriva dalle striature scure che si dipartono dal suo centro e che la tagliano idealmente in tre parti. Ma per gli astrofisici, tre sono anche le diverse tipologie di nebulose che si concentrano nella sua regione.

La Trifida è una fucina dove stanno formandosi nuove stelle: quelle che già si sono accese al suo interno sono quasi tutte caldissime e luminosissime, così la loro radiazione investe il gas della nebulosa, principalmente composto di idrogeno, che viene così riscaldato ed eccitato, emettendo luce rossastra ben visibile nella sua regione centrale. Questo è il primo tipo di nebulosa. Il secondo si individua nella zona di colore blu ad essa vicina, dove è presente un banco di gas e polveri che riflette la radiazione stellare proveniente principalmente da stelle giovani e calde. Questo particolare, unito al fatto che i grani di polvere e le molecole ridiffondono la luce blu più efficacemente della rossa – lo stesso fenomeno che dona al nostro cielo la sua tipica colorazione – rende azzurra questa parte della nebulosa Trifida. L’ultimo tipo compete alle bande scure che invece solcano la nebulosa, caratteristica da cui deriva il suo nome. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, quelle striature non sono zone prive di materia, anzi. Lì polveri e gas sono più densi che nelle regioni circostanti e infatti stanno addensandosi globuli di materia che con il tempo diventeranno sempre più massicci, accendendosi poi come nuove stelle.

Volete individuare facilmente la nebulosa Trifida, le costellazioni e i pianeti visibili nel cielo notturno di luglio? Allora non vi resta che guardare il video qui sotto.

httpvh://youtu.be/mLouodGNgT4