LETTO PER VOI DA MICHELE PERNA

Passeggiate astronomiche

Riscoprire il cielo stellato come specchio di un mondo da proteggere. Nel saggio “Passeggiate astronomiche” (Trèfoglie, 2024), Stefano Giovanardi invita chi legge a tornare a guardare in alto, tra costellazioni, galassie e riflessioni ecologiche, con curiosità e senso di tutela – di noi stessi e del nostro posto nel cosmo

     24/12/2025

Stefano Giovanardi, “Passeggiate astronomiche. Il planetario come specchio dell’umanità”, Trèfoglie, 2024, 432 pagine, 20,00 euro

Immersi nella quotidianità moderna, abbiamo quasi dimenticato l’abitudine di sollevare lo sguardo verso la volta celeste. Stefano Giovanardi – astronomo, curatore del Planetario di Roma e Dark Sky Ambassador per l’Unione astronomica Internazionale – si propone di guidarci nel cielo stellato con il suo saggio Passeggiate astronomiche. Il volume non è un semplice manuale, ma un viaggio narrativo dove il planetario diventa un “pozzo infinito di racconti” e un punto di partenza per riscoprire la nostra connessione profonda con l’universo.

Giovanardi intreccia con naturalezza il rigore scientifico a una sensibilità letteraria e storica. Nelle sue pagine ritroviamo l’esperienza di chi muove i primi passi nell’osservazione del cielo: l’individuazione delle costellazioni, i trucchi per riconoscere a colpo d’occhio i pianeti, le storie e le curiosità dietro i nomi delle figure celesti. Alcune costellazioni, definite solo in epoche relativamente recenti, raccontano l’entusiasmo per le grandi conquiste tecniche e scientifiche; non mancano poi i rarissimi casi in cui una stella ha davvero preso il nome di una persona.

Un tema centrale dell’opera è l’importanza delle prospettive. Giovanardi ci sprona a guardare il cosmo con occhi nuovi, in modo sempre diverso: per esempio mettendoci nei panni degli astronauti che osservano la Terra dalla Stazione spaziale internazionale, esplorando l’altra faccia della Luna, o spingendoci verso esopianeti lontani; ci porta a immaginare civiltà aliene che potrebbero scovarci con le stesse tecniche che gli astrofisici oggi usano per cercare i loro esopianeti, in un affascinante “incrocio cosmico di sguardi”.

Il libro non ignora il “lato oscuro” del cielo, analizzando fenomeni che storicamente hanno spaventato l’umanità, come le eclissi, le comete e, più di recente, i buchi neri. L’autore mette ordine tra questi “mostri cosmici”, distinguendo tra paure ancestrali e pericoli reali. Il vero “mostro” contemporaneo, secondo Giovanardi, non è però astronomico, bensì terrestre: la crisi climatica. In questo contesto, l’inquinamento luminoso diventa un simbolo e al tempo stesso un problema concreto, intimamente legato alla perdita del cielo stellato e a un uso non sostenibile delle risorse.

In conclusione, Passeggiate astronomiche è un accorato invito alla responsabilità ambientale e alla riscoperta dei planetari (oltre 120 in Italia) come luoghi dove vivere esperienze uniche. Proteggere il cielo notturno significa in ultima analisi proteggere anche noi stessi e il nostro posto nell’universo.