TORINO 06/02/1948 – TORINO 20/08/2025

Addio a Claudio Maccone

Ha dedicato la sua intera vita allo studio e all'esplorazione dello spazio, in particolare alla ricerca di vita extraterrestre. È stato anche un instancabile sostenitore della protezione della faccia nascosta della Luna come luogo ideale e silenzioso per la radioastronomia. Lo ricorda su Media Inaf l’amico e collega Nicolò Antonietti

     22/08/2025

Claudio Maccone (Torino 06/02/1948 – Torino 20/08/2025), astronomo, matematico e scienziato del progetto Seti

È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa del nostro caro amico e collega Claudio Maccone (Torino 06/02/1948 – Torino 20/08/2025).

Claudio ha dedicato la sua intera vita allo studio e all’esplorazione dello spazio, in particolare alla ricerca di vita extraterrestre. Non era solo uno scienziato brillante, ma anche un visionario capace di guardare ben oltre l’orizzonte del pensiero convenzionale. Con il suo lavoro pionieristico, ha introdotto nuovi strumenti matematici nel campo del Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence), ampliando le possibilità di ascolto dei segnali provenienti dalle stelle. Ne sono un esempio la trasformata di Karhunen-Loève da lui applicata all’elaborazione dei segnali radio e l’estensione statistica dell’equazione di Drake. È stato anche un instancabile sostenitore della protezione della faccia nascosta della Luna come luogo ideale e silenzioso per la radioastronomia (progetto Moon Farside Protection). All’interno dell’International Academy of Astronautics (Iaa), Claudio ha ricoperto un ruolo essenziale. In qualità di presidente del Comitato permanente Seti e direttore per l’Esplorazione spaziale scientifica, ha guidato la comunità scientifica con saggezza, determinazione e coraggio, pronto a difendere il valore del Seti e a garantirgli il giusto posto nel panorama scientifico internazionale. È stato una voce ferma e costante nei momenti di difficoltà.

Il suo impatto è stato riconosciuto ben oltre le istituzioni in cui ha operato. Stimato e onorato dai suoi colleghi a livello internazionale, le sue idee hanno raggiunto un vasto pubblico, sia all’interno della comunità scientifica che tra il grande pubblico. La scelta di dare il suo nome all’asteroide Maccone (11264) è un simbolico tributo ai suoi duraturi contributi all’astronomia e all’esplorazione spaziale.

Eppure, Claudio è stato molto più dei suoi notevoli risultati. È stato un mentore per molti, un collega generoso e un amico il cui calore ed entusiasmo potevano illuminare qualsiasi stanza. Chi ha lavorato con lui ricorderà la scintilla nei suoi occhi quando discuteva una nuova idea, la pazienza con cui spiegava concetti complessi e la genuina gentilezza che dimostrava a chiunque incontrasse. La sua umanità era profonda quanto il suo intelletto.

Claudio lascia una straordinaria eredità di studi e proposte visionarie, ma soprattutto il ricordo di un uomo che non ha mai smesso di sognare in grande. La sua assenza si sentirà profondamente, non solo nella comunità scientifica, ma anche nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo personalmente.

Mentre ci prepariamo a ritrovarci a Sydney per il prossimo meeting dell’Iaa Seti Committee, ci prenderemo del tempo per celebrare la vita di Claudio, onorare i suoi numerosi contributi e portare avanti il lavoro a cui ha dedicato tanta passione. La sua luce continuerà a guidarci mentre guardiamo verso le stelle.