L’ISCRIZIONE ALLA VISITA GUIDATA SUL SITO DEL MUSEO DELLA SPECOLA

M’illumino di… candele

Venerdì 16 febbraio, come ogni anno dal 2008, l’Inaf di Padova aderisce alla Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, meglio nota come “M’illumino di meno”, spegnendo l’antica torre della Specola e organizzando visite per il pubblico a lume di candela. «Ci sono ancora pochi posti disponibili, venite ad ammirarla», invita Bianca Poggianti, direttrice dell’Osservatorio

     13/02/2024

Anche quest’anno, in occasione di “M’illumino di meno”, la Specola di Padova spegne le luci. All’imbrunire di venerdì 16 febbraio, tutte le stanze all’interno della storica torre padovana appariranno come le vivevano gli astronomi che un tempo non disponevano di energia elettrica. Purtroppo, a causa dell’inquinamento luminoso, che in Italia come nel resto del mondo sta inesorabilmente peggiorando e rende ormai impossibile la vista delle stelle dagli ambienti urbani, il cielo stellato non sarà lo stesso che poteva apprezzare Galileo nel 17esimo secolo. Ma la magia, nella sede dell’Inaf di Padova, si assaporerà all’interno. Tutti gli ambienti della torre e del museo, tutti gli strumenti utilizzati dagli astronomi dei secoli scorsi e gli affreschi, saranno infatti illuminati solamente dalla luce delle candele. A partire dalle 18 sarà possibile visitarli, dotati di piccole luci artificiali allo scopo di muoversi in sicurezza.

Vista sulla Torre della Specola di Padova, sede dell’Inaf, che in occasione di “M’illumino di meno” si spegnerà, illuminando le sue stanze solamente con delle candele. Crediti: R. Cerisola/Inaf

«Si sa che una divulgazione scientifica efficace passa anche per le emozioni, emozioni che le persone possano provare direttamente, sperimentare su sé stesse», dice a Media Inaf  Caterina Boccato, responsabile nazionale della didattica e divulgazione all’Istituto nazionale di astrofisica. «E una visita a lume di candela, di un osservatorio che poggia su una torre millenaria, è effettivamente un’esperienza emozionante che le persone ricordano facilmente. Anche il racconto di come è sorto l’osservatorio nel 1767, e di come lavoravano gli astronomi di ieri, rimarrà impresso nella memoria dei visitatori».

“M’illumino di meno”, nata da un’idea della trasmissione di Rai Radio 2 Caterpillar ormai vent’anni fa per promuovere nel grande pubblico una sensibilità nei confronti del risparmio energetico, è diventata con voto unanime del Parlamento la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. Un’iniziativa che invita cittadini, aziende e istituzioni a unirsi in un gesto comune e semplice, quello di spegnere le luci non necessarie riflettendo sull’utilizzo consapevole e responsabile dell’energia. E non è questa l’unica attività verso la sostenibilità energetica intrapresa dall’Inaf. Nell’ultimo anno è nato un gruppo interno di riorganizzazione ecologica ed energetica dell’ente che, con l’aiuto e l’impegno di referenti in ogni sede sul territorio italiano, ha lo scopo di intraprendere azioni concrete per rendere la vita dell’ente più sostenibile nel quotidiano.

«L’Inaf – Osservatorio astronomico di Padova aderisce ogni anno con entusiasmo all’iniziativa “M’illumino di meno” fin dal 2008», dice a Media Inaf  Bianca Poggianti, prima direttrice donna dell’Inaf di Padova, che ha assunto l’incarico a inizio anno. «L’inquinamento luminoso, cioè l’aumento dei livelli di luce all’aria aperta causato dagli esseri umani rispetto ai livelli naturali, è un problema molto sentito da chi fa ricerca astronomica. Per noi questa iniziativa ha una doppia valenza: quella di sensibilizzare noi stessi e gli altri nei confronti del risparmio energetico e la sostenibilità dei nostri stili di vita, ma anche riguardo all’importanza di preservare il cielo notturno, sia per la ricerca astronomica che per il benessere umano e dell’ecosistema intero. Inoltre, l’inquinamento luminoso compromette la bellezza naturale e l’esperienza della natura; quindi, indebolisce la nostra connessione ad essa, impoverendo le nostre vite. E poi, la Specola senza luci artificiali è ancora più suggestiva, quando è illuminata come lo era quando fu costruita. Per questo abbiamo previsto delle visite speciali a lume di candela dalle 18 in poi del 16 febbraio. Ci sono ancora pochi posti disponibili, venite ad ammirarla».

Se volete partecipare a una delle quattro visite guidate organizzate, dovrete prenotare il biglietto in anticipo sul sito del museo della Specola di Padova. Il costo è di 10 euro. Prima delle visite guidate, alle 17, ci sarà anche la presentazione del libro Oltre i bastioni della Via Lattea. Dalle nebulose alle galassie lontane, di Valeria Zanini e Roberto Rampazzo, entrambi astronomi all’Inaf di Padova. In questo caso l’ingresso è libero fino a esaurimento posti. L’ultimo turno di visita, alle 20, sarà invece su invito e vedrà, per la prima volta, la presenza del sindaco di Padova Sergio Giordani.