I DUE VINCITORI DELLA CATEGORIA SENIOR OSSERVANO CON DOLORES

Una notte al Tng per Raffaele e Chiara

Si è appena concluso alle Canarie – sull’isola di La Palma, dove sorge il Telescopio nazionale Galileo – lo stage annuale riservato ai due membri della categoria senior della squadra azzurra dei Campionati italiani di astronomia. Ci racconta com’è andata Gloria Andreuzzi, astronoma al Tng e responsabile dell’organizzazione dello stage

     30/06/2023

Raffaele e Chiara davanti allo specchio primario del Tng. Crediti: Inaf / Tng

I due primi classificati nella categoria senior della XXI edizione dei Campionati italiani di astronomia, Raffaele Stoppa (Liceo scientifico Francesco Ribezzo Francavilla Fontana, Brindisi) e Chiara Luppino (Liceo scientifico Leonardo da Vinci, Reggio Calabria), hanno appena concluso il loro stage di formazione presso il Telescopio nazionale Galileo (Tng) organizzato nell’ambito dei Campionati italiani di astronomia 2023.

Chiara e Raffaele hanno visitato – sotto la mia guida, quale responsabile dell’organizzazione dello stage – l’isola di La Palma dal 22 al 27 giugno scorso, accompagnati da Angela Misiano (Società astronomica italiana), Agatino Rifatto (Inaf di Napoli) e Anna Brancaccio (Ministero dell’istruzione e del merito – Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione).

Il primo giorno sull’isola li ha visti presenti negli uffici della Fgg-Inaf, fondazione Canaria che gestisce il Tng, dove sono stati accolti dal direttore Adriano Ghedina e dallo staff, e dove hanno seguito una mia lezione come introduzione alla successiva visita all’Osservatorio del Roque de Los Muchachos e alle osservazioni schedulate al Tng per la notte del 24 giugno.

Dopo un’ora di viaggio in auto, i ragazzi hanno raggiunto l’Osservatorio del Roque de Los Muchachos, situato a quasi 2500 metri sul livello del mare, sulla Caldera de Taburiente, il vulcano ormai spento che domina l’isola.

Chiara e Raffaele durante le osservazioni dello spettro della Sn2023 Ixf. Crediti: Inaf / Tng

Dopo aver riservato le stanze e la cena nella residencia, l’hotel che ospita gli astronomi durante i loro momenti di riposo, Chiara e Raffaele hanno avuto la possibilità di visitare il Gran Telescopio Canarias (Gtc), con uno specchio primario di 10,4 metri. Tra i momenti  più emozionanti della visita va menzionato quello in cui il grande telescopio e la grande cupola hanno iniziato a muoversi sotto i loro occhi. Ma non solo: grazie alla disponibilità dello staff del Gtc, i ragazzi sono riusciti a muovere le 400 tonnellate di telescopio solo con la forza delle loro braccia, questo grazie a un cuscinetto idrostatico che permette la riduzione dell’attrito durante i movimenti del telescopio stesso.

Spettro non calibrato di Sn2023 Ixf osservato da Raffaele e Chiara con lo strumento Lrs@Tng. Sulla destra è ben visibile la riga in emissione H-alfa. Crediti: Inaf / Tng

Ma questi momenti sono stati solo l’inizio di una serata ancor più emozionante. Ritornati al Tng, Chiara e Raffaele hanno potuto assistere in diretta all’apertura della cupola del più grande telescopio ottico/infrarosso italiano e ai test di inizio notte che implicano movimenti in elevazione e azimuth del telescopio stesso. Finiti i test, e subito dopo il tramonto, la sala di controllo con i suoi tanti computer ha atteso i ragazzi per vivere la loro prima esperienza da astronomi.

Insieme ai loro insegnanti e allo staff del telescopio (Carmen Padilla Torres, operatore al telescopio, Marco Pedani, astronomo di supporto e la sottoscritta), Chiara e Raffaele hanno iniziato a familiarizzare con Dolores, lo strumento che avrebbero usato durante la notte per l’osservazione della supernova SN2023 ixf.

Immagine in tre colori della galassia M101 con la Sn2023 Ixf osservata da Chiara e Raffaele utilizzando lo strumento Lrs@Tng. Crediti: A. Harutyunyan

La supernova e la sua galassia ospite, M101, sono state osservate in tutta la loro bellezza nei tre filtri blu, verde e rosso, con lo scopo di costruirne un’immagine a tre colori. Per rendere quest’esperienza ancora più unica e mettere in pratica quanto appreso durante le ore di stage, Raffaele e Chiara hanno anche osservato uno spettro della supernova e fatto una pre-analisi dei risultati imparando a riconoscere le righe spettrali di una stella alla fine della sua vita.

Finalmente, subito prima di andare a dormire, hanno potuto ammirare lo spettacolare cielo notturno che sovrasta il Roque de Los Muchachos, realizzando così uno dei loro sogni: andare alle Canarie e passare una notte di osservazione al più grande telescopio italiano.