CON IL COMMENTO DI ANNA MARIA DI GIORGIO DELL’INAF

Euclid è arrivato a Port Canaveral

Il satellite Euclid dell'Esa ha concluso la prima tappa del suo viaggio, quello per mare, che l'ha portato dall'Europa alla Florida, in vista del lancio previsto a luglio da Cape Canaveral. Nel frattempo, la comunità italiana impegnata nella missione, dai team degli strumenti ai ricercatori del segmento di terra fino ai gruppi di lavoro scientifici, si sta preparando ad affrontare al meglio le prime fasi successive al lancio

     04/05/2023

Il trasferimento di Euclid nella struttura Astrotech, vicino a Cape Canaveral. Crediti: Thales Alenia Space / ImagIn

Domenica 30 aprile, il satellite Euclid dell’Agenzia spaziale europea (Esa) ha raggiunto Port Canaveral, in Florida, dopo un viaggio attraverso l’Oceano Atlantico iniziato due settimane prima dal porto di Savona. In seguito, il container con a bordo il satellite è stato trasferito su strada alla struttura Astrotech, vicino alla base di lancio di Cape Canaveral.

Ma questo è solo l’inizio del lunghissimo viaggio che attende Euclid. Dopo l’apertura del contenitore di trasporto, verrà spostato in una camera bianca. Seguiranno, il prossimo mese, i test dei sottosistemi del satellite che, una volta superati i controlli finali, sarà poi montato in cima al lanciatore, un Falcon 9 di SpaceX. Con il lancio, previsto non prima di luglio, inizierà il vero viaggio per raggiungere l’orbita operativa attorno al secondo punto lagrangiano del sistema Terra-Sole, a un milione e mezzo di chilometri dal nostro pianeta in direzione opposta a quella del Sole: da qui Euclid mapperà miliardi di galassie attraverso dieci miliardi di anni di storia dell’universo, per studiare la misteriosa natura della materia oscura e dell’energia oscura.

«La prima tappa importante del lungo viaggio di Euclid si è conclusa con successo», commenta Anna Maria Di Giorgio dell’Inaf, coordinatore tecnico-scientifico dell’accordo Asi-Inaf per il supporto alle attività per la missione Euclid. «Aspettiamo tutti con ansia la comunicazione della data definitiva del lancio, che osserveremo con grande trepidazione».

Nel frattempo, sono in corso i preparativi in vista delle prime, cruciali fasi della missione all’interno della nutrita comunità italiana coinvolta in Euclid, che vede la partecipazione dell’Agenzia spaziale italiana, dell’Istituto nazionale di astrofisica, dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, di numerose università e industrie italiane di settore.

«I team dedicati agli strumenti si apprestano a partecipare alle ultime campagne di simulazione delle operazioni. Queste attività permetteranno di raggiungere i massimi livelli di efficienza nel supporto a Esa nella fase iniziale di commissioning, durante la quale gli strumenti verranno accesi per la prima volta dopo il lancio», aggiunge Di Giorgio. «I ricercatori coinvolti nelle attività del segmento di terra stanno intensificando il loro lavoro di preparazione e raffinamento degli algoritmi di riduzione ed analisi che dovranno essere completati e validati in tempo utile per il trattamento dei primi dati scientifici della missione. I gruppi di lavoro scientifici stanno intensificando le loro attività di completamento dei lavori previsti per essere pubblicati in fase pre-launch, con l’idea di poter arrivare presto ad utilizzare tutti gli strumenti di analisi sviluppati sino ad oggi non più su dati simulati ma finalmente sui dati reali, prodotti dagli strumenti nella fase operativa della missione».