OGGI L’ANNUNCIO DEGLI ERC CONSOLIDATOR GRANT

A Gabriele Ponti un Erc per il progetto “Hot Milk”

Seicento milioni di euro per 301 ricercatori europei. Gli italiani sono 23, ma solo sette realizzeranno il loro progetto nel nostro paese. Tra questi ultimi c’è anche uno scienziato dell’Istituto nazionale di astrofisica, Gabriele Ponti dell’Inaf di Brera, con un progetto sui flussi di plasma caldo che collegano il centro della Via Lattea alle sue strutture più periferiche

     10/12/2019

Gabriele Ponti, ricercatore all’Inaf di Brera. Fonte: chandra.si.edu

Si chiamano consolidator grant e sono finanziamenti generosi – attorno ai due milioni di euro – destinati a ricercatori giovani ma già con almeno sette anni di esperienza alle spalle dopo il dottorato. L’obiettivo è consentire loro di consolidare, con mezzi adeguati e con piena autonomia decisionale, la propria attività scientifica su progetti di eccellenza e formare un proprio gruppo di ricerca. Il finanziamento arriva dall’Erc, il Consiglio europeo della ricerca, ed è complessivamente di 600 milioni di euro. Sono 301 i ricercatori europei che quest’anno – al termine di un’agguerrita competizione: le proposte in gara erano 2453 – sono riusciti ad aggiudicarselo. Fra loro ci sono 23 italiani, al quarto posto dopo tedeschi (55), francesi (33) e olandesi (28). Ma solo sette sono intenzionati a realizzare il proprio progetto nel nostro paese.

Fra questi ultimi vi è anche un ricercatore dell’Istituto nazionale di astrofisica, Gabriele Ponti, primo autore di uno studio pubblicato nel marzo scorso su Nature – del quale avevamo dato notizia anche qui su Media Inaf – riguardante la scoperta di colonne di gas caldo che si estendono per alcune centinaia di anni luce a partire dalle regioni centrali della Via Lattea, la nostra galassia. Ed è proprio a partire da quel risultato che Ponti ha messo a punto il progetto “Hot Milk” (“latte caldo”, gioco di parole fra “Via Lattea” e “gas caldo”), per il quale oggi – 10 dicembre 2019, giorno fra l’altro del 20esimo compleanno del satellite europeo per le alte energie Xmm-Newton, i cui dati sono stati fondamentali per la scoperta delle colonne di gas caldo – ha ricevuto l’ambito finanziamento europeo.

«La conoscenza sviluppata grazie a questi nuovi progetti potrà fornirci scoperte e innovazioni che non avevamo nemmeno immaginato», dice Mariya Gabriel, commissaria europea per innovazione, ricerca, cultura, istruzione e gioventù. Gli investimenti della Ue nella ricerca di frontiera, aggiunge, «sono un investimento nel nostro futuro, motivo per cui è così importante raggiungere un accordo su un ambizioso bilancio destinato al prossimo programma per la ricerca Horizon Europe». Maggiori finanziamenti per la ricerca ci permetterebbero di creare maggiori opportunità ovunque nella Ue, perché, sottolinea «l’eccellenza non dovrebbe essere una questione di geografia».