Nuova importante tappa per la misisone BepiColombo dedicata allo studio del pianeta Mercurio. Dopo la messa in funzione dell’accelerometro Isa, Il 10 dicembre scorso infatti il team di Simbio-Sys, formato da personale dell’Inaf, Università di Padova, Università Parthenope, Cnr-Ifn, Ias, Lesia Parigi e con Gabriele Cremonese di Inaf-Padova come principal investigator, ha inviato con successo, dalla Mission Control Room dell’Esoc a Darmstadt, in Germania, i primi comandi di accensione dello strumento, composto da tre canali, a bordo della sonda BepiColombo.
Simbio-Sys è stato finanziato e supportato nelle varie attività dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). I tre strumenti che lo compongono sono stati realizzati con una tecnologia d’avanguardia dall’industria italiana Leonardo spa, che ha anche supportato le attività di commissioning: Hric è la camera ad alta risoluzione, Stc la stereo camera e infine Vihi è lo spettrometro ad alta risoluzione. Insieme i tre strumenti saranno in grado di agire come un geologo, ovvero di fornire tutte le informazioni sulla geomorfologia di Mercurio: modello 3D del pianeta, immagini ad alta risoluzione di target particolarmente rilevanti e una mappa mineralogica dettagliata. L’accensione è avvenuta mentre BepiColombo si trovava a circa 20 milioni di km dalla Terra, seguita da una lunga serie di procedure per il cosiddetto commissioning dello strumento, durato 3 giorni.
La conferma del corretto funzionamento è avvenuta tramite l’antenna di 35 m della stazione di terra di Malargue, in Argentina, che ha cominciato a ricevere i dati trasmettendoli al centro di controllo e nel caso di Simbio-Sys rappresenta il 50% di tutti i dati generati da BepiColombo in questo primo commissioning.
La complessità dello strumento ha comportato la preparazione e l’esecuzione di centinaia di procedure per verificare gran parte delle funzionalità dello strumento, con le ultime che sono state provate solo il 7 dicembre, quindi 3 giorni prima l’inizio delle operazioni, con qualche preoccupazione di Esa.
Gabriele Cremonese ha dichiarato: «È stata una grande soddisfazione vedere tutti e tre gli strumenti accendersi e rispondere ai nostri comandi, con una certa suspence dovuta ai due minuti luce necessari per avere una risposta ogni volta che interrogavamo lo strumento. Eravamo comunque tutti ben preparati e organizzati, eravamo in 10 nella stanza per i team scientifici (Pisa room) e uno nella control room insieme al personale Esa. Ognuno aveva un compito preciso, dal controllo di un canale alla ricezione e interpretazione dei dati ricevuti. E ogni volta che si è presentata una situazione dubbia tutti insieme analizzavamo le varie soluzioni. Quindi un grande grazie ad Andrea, Cristina, Emanuele, Michele, Leonardo, Mathieu, Raffaella, Romolo, Vincent, Vincenzo».
Guarda su MediaInaf Tv l’intervista a Valentina Galluzzi su Simbio-Sys: