SABATO 27 GENNAIO ALL’INAF DI ARCETRI

Suonando Einstein nel Giorno della Memoria

S’intitola ”Spaziotemposuono: variazioni su un tema di Einstein” il concerto per onde musicali e gravitazionali del maestro e scienziato Marco Padovani in programma sabato all’Osservatorio astrofisico dell’Inaf di Arcetri. Il concerto sarà preceduto da un intervento del fisico Ruggero Stanga

     25/01/2018

Maja Einstein, sorella di Albert, negli anni ’30. Crediti: Jacopo Staude

Sabato 27 gennaio alle 17:30 l’Osservatorio astrofisico dell’Inaf di Arcetri celebra il Giorno della Memoria con un concerto-conferenza dal titolo Spaziotemposuono: variazioni su un tema di Einstein, ispirato alle scoperte e alle vicende umane del grande fisico. Protagonista del concerto sarà il pianoforte regalato da Einstein alla sorella Maja nel 1931 e da lei suonato fino al 1939, quando, a causa delle leggi razziali, fu costretta a lasciare la casa nei dintorni di Firenze dove risiedeva fin dal 1922.  Le conseguenze di quelle leggi colpirono tragicamente Robert Einstein, un cugino di Albert e Maja anch’egli residente vicino a Firenze, la cui famiglia fu sterminata dai nazifascisti in un barbaro eccidio avvenuto poco prima della fine della guerra. Grazie all’iniziativa di Francesco Palla, già direttore dell’Osservatorio, e alla disponibilità della famiglia Staude, custode del pianoforte dopo la partenza di Maja, lo strumento testimone di queste drammatiche vicende è attualmente collocato nella sala centrale della biblioteca di Arcetri.

Il concerto sarà preceduto da un intervento sulle recenti scoperte nel campo delle onde gravitazionali tenuto da Ruggero Stanga, per molti anni responsabile all’Università di Firenze della costruzione degli accelerometri per l’interferometro Virgo. Il programma del concerto è ispirato da una parte al tema delle “onde” in musica, presentando brani in cui l’evocazione del mondo acquatico, anche nel suo moto ondulatorio, è presente fin dal titolo (La Cathédrale engloutie e Reflets dans l’eau di Debussy, Une barque sur l’Océan di Ravel), e dall’altra trascrizioni pianistiche di musiche di Bach (Toccata e fuga in re min. BWV565Sinfonia dalla cantata in re magg. BWV29Ciaccona in re min. BWV1004), un autore che Einstein amava particolarmente. A chi gli chiedeva il perché, Einstein rispondeva: “Questo ho da dire sull’opera di Bach: ascoltatela, suonatela, amatela, riveritela e tenete la bocca chiusa”.

Foto ritratto di Einstein con dedica a Giorgio Abetti, all’epoca direttore dell’Osservatorio di Arcetri. Crediti: Pierantonio Abetti

L’esecuzione dei brani musicali è affidata al maestro Marco Padovani, diplomato nel 1999 all’Istituto Superiore di Studi Musicali L. Boccherini di Lucca, e perfezionato con i maestri P. N. Masi, G. Cardini, H. Moreno e B. Canino (pianoforte), E. Porta e M. Ancillotti (musica da camera), G. Giani Luporini e S. Bussotti (composizione). Marco Padovani è inoltre laureato in Fisica e dottorato in Astronomia presso l’Università degli Studi di Firenze, e ha svolto attività di ricerca presso l’Institut de Ciències de l’Espai di Barcellona, l’École Normale Supérieure di Parigi e il Laboratoire Univers et Particules di Montpellier. Attualmente è Astrofit fellow presso l’INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri.

L’ingresso è libero su prenotazione. Tutte le informazioni sul sito web dell’Associazione Amici di Arcetri.

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