TUTTO PRONTO PER L’ACCOMETAGGIO

Rosetta si prepara al gran finale

Una volta che l'orbiter arriverà sulla cometa, le comunicazioni cesseranno così come tutte le operazioni. L'ultima tappa della missione sarà una delle più rischiose, ma se tutto andrà come previsto, i dati scientifici che verranno raccolti saranno davvero unici e straordinari

     01/07/2016
Crediti. La sonda: ESA/ATG medialab. La cometa: ESA/Rosetta/NavCam – CC BY-SA IGO 3.0

Crediti. La sonda: ESA/ATG medialab. La cometa: ESA/Rosetta/NavCam – CC BY-SA IGO 3.0

This is the end, my friend! È tutto pronto per il gran finale di Rosetta, la sonda dell’ ESA che studia la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko da circa tre anni. La data da segnare in agenda è il 30 settembre 2016. Per quel giorno, infatti, è prevista la manovra più importante nonché la più rischiosa dell’intera missione (anche se di momenti mozzafiato ce ne sono stati già parecchi durante questi anni). La sonda ha superato ogni aspettativa dei ricercatori, visto che il termine della missione era previsto per metà di quest’anno ma tutto ha continuato a funzionare nonostante ormai voli a strettissimo contatto con la cometa e le sue polveri. Il prossimo passo sarà quello di orbitare sempre più vicino fino a toccare la superficie, raccogliendo dati finora impossibili da rilevare. Rosetta di recente ha stabilito un nuovo record volando a soli 5 km dalla superficie cometaria, ma gli scienziati contano di portarla ancora più vicino, anzi vicinissimo.

Ecco dove si troverà Rosetta il 30 settembre

Ecco dove si troverà Rosetta il 30 settembre

La sonda si sta dirigendo verso l’orbita di Giove (viaggiando “a braccetto” con la cometa) con una conseguente riduzione dell’energia solare e una riduzione significativa della larghezza di banda disponibile per scaricare i dati scientifici dalla Terra. Per questo, la prossima tappa della missione sarà delicata, oltre che un’opzione “one-shot” (cioè o adesso o mai più!) perché l’energia residua nella sonda sta per esaurirsi e allontanandosi sempre di più dal Sole non avrà più alimentazione elettrica sufficiente per sopravvivere in orbita.

Il destino di Rosetta è quello di “raggiungere” il lander Philae che già si trova sulla superficie di “Chury” e le ultime ore prima dell’accometaggio saranno le più delicate ma anche le più emozionanti perché le immagini che verranno raccolte saranno davvero ravvicinate e dettagliate. I tecnici cominceranno a modificare la traiettoria ad agosto, fase a cui seguirà una serie di orbite ellittiche. Una volta che l’orbiter arriverà sulla cometa, le comunicazioni cesseranno così come tutte le operazioni.

Ma non tutto finirà il 30 settembre, perché da quel giorno in poi gli scienziati di tutto il mondo dovranno lavorare, per molto tempo ancora, a una quantità immensa di dati. L’inestimabile eredità che ci lascerà questa storica missione.