GIOVE È PRONTO PER JUNO

Aurore in primo piano per Hubble

Hubble osserva e misura le aurore gioviane aspettando l'imminente arrivo della sonda che si dedicherà anche alle proprietà del vento solare stesso, oltre che a regalarci meravigliose nuove fotografie di questi fenomeni atmosferici. Il commento di Alessandro Mura, ricercatore dell’INAF-IAPS di Roma e Deputy Principal Investigator dello strumento JIRAM a bordo di Juno

     30/06/2016
This image combines an image taken with Hubble Space Telescope in the optical (taken in spring 2014) and observations of its auroras in the ultraviolet, taken in 2016. Credit: NASA, ESA

Ecco come il telescopio spaziale Hubble vede le aurore sul pianeta Giove. Si tratta di dati sia nell’ottico che ultravioletti presi nel 2016. Crediti: NASA, ESA

Mancano davvero pochi giorni all’arrivo della sonda Juno della NASA nell’orbita polare di Giove. Le operazioni più delicate sono previste per lunedì 4 luglio e nei prossimi mesi arriveranno dati freschi sul quinto pianeta del Sistema solare, sul suo campo magnetico e sulla sua atmosfera. Intanto, però, Giove non deve sentirsi solo, perché l’Hubble Space Telescope ha scattato di recente una nuova foto, questa volta, sulle aurore che sovrastano il gigante gassoso. E proprio le aurore gioviane saranno l’obiettivo scientifico principale di JIRAM (Jovian InfraRed Auroral Mapper), lo strumento italiano che vola a bordo di Juno.

HST ha osservato questo affascinante e vivido fenomeno atmosferico (che si verifica sulla Terra ma anche su altri pianeti) sia nell’ottico che con i suoi strumenti sensibili alla radiazione ultravioletta. Le aurore gioviane sono state scoperte dalla sonda Voyager 1 nel 1979. Molti anni dopo si è capito che le aurore sono maggiormente visibili nell’ultravioletto. Si tratta di un sottile anello di luce sul lato notturno di Giove non tanto diverso dalle aurore sulla Terra (Luci del Nord), che nascono dall’interazione del campo magnetico terrestre con in venti solari: le particelle cariche vengono spinte verso i poli reagendo in maniera particolare con la ionosfera (la parte alta dell’atmosfera). Le aurore su Giove si formano quando le particelle cariche provenienti dal Sole arrivano alle propaggini dell’atmosfera del pianeta in corrispondenza dei poli magnetici e si scontrano con gli atomi di gas che la compongono. Dov’è la differenza, direte voi. Su Giove le aurore vengono fortemente influenzate anche dalla particelle che arrivano dalla luna Io, uno dei suoi 4 grandi satelliti di Giove, che con le sue note eruzioni vulcaniche lancia nello spazio una notevole quantità di materiale.

Alessandro Mura, ricercatore dell’INAF-IAPS di Roma e Deputy Principal Investigator dello strumento JIRAM, ci ha raccontato: «Le aurore di Giove sono, in effetti, l’obiettivo scientifico principale dello strumento JIRAM a bordo di Juno. Da JIRAM aspettiamo, con grande trepidazione, di ottenere immagini con un dettaglio e una valenza scientifica persino maggiore. Hubble può osservare, infatti, le regioni polari solo con un angolo molto elevato e soltanto quando l’aurora di mostra verso di esso. JIRAM, invece, grazie all’orbita polare di Juno, potrà osservare le aurore dall’alto, permettendo in questo modo una migliore ricostruzione della loro morfologia (incluso il loro profilo verticale), del flusso e dell’energia degli elettroni magnetosferici che, precipitando, le generano».

Mentre Hubble osserva e misura le aurore gioviane, Juno misura le proprietà del vento solare stesso: una perfetta collaborazione tra un telescopio e una sonda spaziale, che si è già verificata in passato con la sonda Cassini e con New Horizons. Per evidenziare cambiamenti nelle aurore, Hubble le sta osservando tutti i giorni per un periodo totale di un mese. Utilizzando questa serie di immagini è possibile creare dei video che dimostrano il movimento vivace delle aurore che – pensate! – coprono un’area più grande della superficie terrestre.

Nonostante ci siano numerose somiglianze con le aurore sulla Terra, quelle gioviane sono decisamente più energetiche, oltre che più vaste. E non dimentichiamo un dettaglio fondamentale: su Giove le aurore non si spengono mai!

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