
Prima di arrivare alla Sapienza, nel 1975 come docente ordinario di Sistemi di Telerilevamento presso il Dipartimento di InfoCom, Picardi aveva anche – dopo la laurea in Ingegneria Elettrica nel 1960 – insegnato per anni Cibernetica e Teoria dell’Informazione all’Università di Perugia. Ha quindi lavorato intensamente sia con l’Agenzia Spaziale Italiana che con l’Agenzia Spaziale Europea, facendo parte del Consiglio scientifico di moltissime missioni.
Giovanni Picardi è stato imprescindibile punto di riferimento per tutti i radar dell’Agenzia Spaziale Italiana, a partire dal programma X-SAR sviluppato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Tedesca ed imbarcato in tre ‘voli’ dello Space Shuttle. Ma ha avuto un ruolo da protagonista anche per i radar presenti in diverse missioni interplanetarie, tutte ancora in corso: da Mars Express – di cui è stato responsabile responsabile scientifico del radar MARSIS – a Mars Reconnaissance Orbiter fino a Cassini.
La sua genialità e il suo impegno, per cui godeva di una indiscussa e altissima stima internazionale in particolare presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, hanno prodotto innovativi concetti di sistema in grado di svelare gli aspetti più nascosti di mondi quali Marte e Titano; nonché di contribuire a realizzare l’avanzato e innovativo sistema italiano COSMO-SkyMed per l’osservazione della Terra con tecniche radar.
«Giovanni Picardi è stato il Principal Investigator dell’esperimento MARSIS, il primo radar inviato a Marte per lo studio del sottosuolo alla ricerca dell’acqua. In tale veste è stato il responsabile della realizzazione di MARSIS, a partire dalla progettazione fino all’utilizzo scientifico dei dati dell’esperimento, che è ancora operante a Marte», ricorda Roberto Orosei dell’INAF IRA di Bologna e Deputy PI dello stesso MARSIS.
- Il triste annuncio sul sito dell’Agenzia Spaziale Italiana
- Una bella intervista del 2003, in inglese, sul sito ESA, nella quale Picardi così esorta i giovani che volessero intraprendere una carriera nel campo della ricerca spaziale: “Be professional, but not too serious – enjoy the game!”






