IL CASO KATHRYN’S WHEEL

La collisione galattica più vicina

Scoperta una spettacolare struttura ad anello correlata ad una collisione galattica situata a circa 30 milioni di anni luce, in direzione della costellazione dell'Altare. È il sistema più vicino mai trovato, ed è stato battezzato “Kathryn’s Wheel” dal tipo di fuoco d’artificio che la sua forma ricorda e dal nome della moglie del secondo autore dello studio, pubblicato su Monthly Notices

     17/08/2015

Immagine a colori della collisione galattica ottenuta combinando l’immagine in H-alfa con le immagini blu e rossa. Per chiarezza, la stella brillante in basso è stata rimossa per non disturbare gli effetti visivi della collisione. L’immagine H-alfa è stata ripresa con un filtro a banda stretta sensibile all’emissione dovuta alla formazione stellare che si osserva nell’anello attorno alla galassia centrale. Le immagini sono state riprese con il telescopio di 4m del Cerro-Tololo InterAmerican Observatory (CTIO) situato in Cile. Crediti: Ivan Bojicic / the scientific team

Nello spazio, a 30 milioni di anni luce dalla Via Lattea, si cela una spettacolare collisione galattica. Si tratta del sistema più vicino mai trovato, la cui scoperta è stata annunciata in questi giorni da un gruppo di astronomi guidati da Quentin Parker della University of Hong Kong e da Albert Zijlstra della University of Manchester. L’oggetto è stato soprannominato “Kathryn’s Wheel” dall’omonimo spettacolo pirotecnico che il suo aspetto ricorda ma anche dal nome della moglie del secondo autore del presente studio, i cui risultati sono riportati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

Questi sistemi sono molto rari e si formano a seguito di particolari collisioni, dette anche “ad occhio di bue”, che avvengono tra due galassie di massa simile. Le onde d’urto generate dalla collisione perturbano le riserve di gas in ogni galassia e fanno partire la formazione stellare. Ciò crea uno spettacolare “anello” di radiazione, molto brillante, che illumina il sistema un po’ simile ai fuochi d’artificio noti come “Catherine wheel” che spesso illuminano le notti dei falò.

In generale, sappiamo che le galassie crescono ed evolvono grazie alle reciproche interazioni gravitazionali, ma è raro osservarne una in azione specialmente se consideriamo il caso di una collisione ad “occhio di bue”. Ad oggi, però, si conoscono una ventina di tali sistemi in cui si osservano delle strutture complete a forma di anello.

Immagine a colori della collisione ottenuta combinando l’immagine in H-alfa con le immagini blu e rossa a colori alternati. In questo caso, la stella brillante che si vede in basso non è stata rimossa mentre all’anello di formazione stellare centrato sulla galassia al centro dell’immagine è stato attribuito un colore arancio per metterlo in evidenza. Le immagini sono state riprese con il telescopio di 4m del Cerro-Tololo InterAmerican Observatory (CTIO) situato in Cile. Crediti: Ivan Bojicic / the scientific team

Il caso Kathryn’s Wheel è stato scoperto durante una particolare survey a grande campo della regione meridionale della Via Lattea realizzata mediante lo Schmidt Telescope che si trova in Australia (UKST). Le osservazioni sono state eseguite in un particolare intervallo stretto di lunghezze d’onda, centrato attorno alla riga di emissione H-alfa dell’idrogeno. Questo raro “gioiello del cielo” è stato rivelato durante l’analisi delle immagini della survey relative ai resti di supernovae che sono presenti nella nostra galassia. Gli autori sono rimasti sorpresi quando si sono imbattuti in questo “spettacolare anello cosmico” che si può osservare al di là della fascia di gas e polvere della Via Lattea in direzione della costellazione dell’Altare.

Il sistema galattico a forma di anello è 7 volte più vicino di qualsiasi altro oggetto simile che sia mai stato identificato prima e risulta 40 volte più vicino della più famosa galassia Cartwheel, o Ruota del Carro. L’anello si trova al di là di un denso campo stellare e in prossimità di una stella vicina molto brillante, motivo per cui non è stato notato prima. Inoltre, ci sono poche altre galassie nelle sue vicinanze e la probabilità che si abbia una collisione in una tale regione vuota dello spazio è molto bassa.

“Non solo questo sistema appare così sbalorditivo ma è abbastanza vicino da essere una sorta di banco di prova ideale che può essere studiato in dettaglio”, dice Parker. “La distribuzione di massa dell’anello è relativamente bassa, dell’ordine di alcune migliaia di milioni di masse solari, perciò la nostra scoperta dimostra che queste strutture ad anello che si creano a seguito di collisioni galattiche si possono formare attorno a galassie molto più piccole rispetto a quanto abbiamo ipotizzato prima”. “Non capita spesso di trova a dover dare un nome agli oggetti celesti”, aggiunge Zijlstra. “Ma credo che Kathryn’s Wheel si addica in maniera appropriata, se pensiamo da un lato a quanto assomigli a un fuoco d’artificio e dall’altro alla tradizione di chiamarli come la persona amata”.

Immagine della collisione galattica ottenuta sottraendo l’immagine rossa da quella H-alfa, una operazione che permette di cancellare il contributo delle stelle normali mettendo in evidenza le regioni in cui è attiva la formazione stellare. Le immagini sono state riprese con il telescopio di 4m del Cerro-Tololo InterAmerican Observatory (CTIO) situato in Cile. Crediti: Quentin Parker / the scientific team

Le galassie più piccole sono molto più numerose di quelle più grandi il che implica che le strutture a forma di anello possano essere circa dieci volte più comuni. Gli autori intendono ora condurre una serie di osservazioni più dettagliate utilizzando telescopi più grandi dato che la galassia in questione è attualmente l’unica del suo genere ed è abbastanza vicina da permettere studi molto dettagliati della sua struttura.

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