LA RICERCA IN USCITA SU ASTROPHYSICAL JOURNAL

Una nuova classe di stelle binarie

In una ricerca destinata a trovare coppie dove la differenza di massa fosse significativa un team di astronomi ha trovato una nuova classe di stelle binarie

     12/02/2015

cfa stelle binarieLa maggior parte delle stelle nella nostra galassia trascorre “una vita in coppia”, in particolare le stelle più massicce. E normalmente queste coppie tendono ad essere simili riguardo la massa. Ma non è sempre vero. In una ricerca destinata a trovare coppie dove la differenza di massa fosse significativa un team di astronomi ha trovato una nuova classe di stelle binarie: una delle stelle è già completamente formata, mentre l’altra è ancora nella sua infanzia.

«Le abbiamo colte al momento giusto, praticamente in sala parto», ha affermato l’autore Maxwell Moe del Centro Harvard-Smithsonian per l’Astrofisica (CFA). La stella più massiccia è più luminosa e ciò rende difficile trovare sistemi binari con così differente rapporto di massa, perché la più grande surclassa la più piccola.

Per contrastare questo effetto, Moe e il suo collega del CfA Rosanne Di Stefano hanno cercato sistemi in cui le due stelle erano allineate in modo tale da passare periodicamente una di fronte all’altra. Quando la stella più debole eclissa la stella più luminosa, la misura della loro luce combinata scende in maniera rilevabile. Sono sistemi rari, questi, da trovare perché richiedono un preciso allineamento di vista dalla Terra.

Spulciando tra migliaia di sistemi ad eclisse i ricercatori hanno identificato 18 sistemi binari estremi nel rapporto di massa nella nostra galassia vicina, la Grande Nube di Magellano. Le stelle rilevate hanno strette orbite reciproche che vanno da 3 a 9 giorni. Le più massicce hanno una massa da 6 a 16 volte del Sole, mentre le meno massicce hanno circa metà della massa della nostra stella.

Un indizio per la giovane natura di questi sistemi è venuto da una caratteristica insolita nei dati. La stella più debole mostra, infatti, fasi di illuminazione, come le fasi della luna. Ciò indica che la compagna più giovane riflette la luce della stella più massiccia e brillante.

Nei giovani sistemi identificati dalla ricerca, la stella più massiccia è già sulla sequenza principale, ma non il suo giovane compagno, poiché ancora si contrae e non ha raggiunto il suo equilibrio. Si offre così come un gigantesco specchio alla luminosità della sua compagna più massiccia.

La scoperta di queste coppie stellari potrebbe fornire preziose informazioni sulla formazione e l’evoluzione delle stelle massicce, dei sistemi binari e dei vivai stellari.

La ricerca è stato accettata per la pubblicazione sulla rivista Astrophysical Journal