
Vega però non ha negato qualche momento di suspense quando problemi alla telemetria hanno interrotto il conto alla rovescia a quattro minuti dal lancio e fatto ipotizzare il rinvio del lancio stesso. Per fortuna, allarme rientrato, e dopo mezz’ora di sosta le procedure per l’accensione dei motori e il via definitivo alla prova di volo IXV potevano riprendere. A seguire e monitorare continuamente il volo il centro di controllo Altec a Torino, dove si è svolta la diretta italiana del lancio, avvenuto della base europea Kourou nella Guyana francese, e da dove si è collegato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston.
«Dopo aver fatto per 50 anni lanci di strumenti e dopo lo sviluppo di un Vega che funziona in modo impeccabile, l’Europa, grazie all’Italia, col progetto IXV sta iniziando a imparare come si riportano a Terra strumenti, e un giorno in prospettiva persone, che sono stati nello Spazio» ha dichiarato Battiston. «E’ un passaggio determinante per il successo di futuri ambiziosi progetti spaziali in cui l’Europa, e quindi l’Italia, è coinvolta».
Altrettanto soddisfatta Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, che ha partecipato all’evento di Torino insieme al suo omologo francese, Najat Vallaud-Belkacem: «L’Italia è la grande protagonista del lancio del dimostratore europeo di rientro atmosferico IXV sviluppato da Thales Alenia Space per conto dell’Esa, con l’apporto tecnico-scientifico dell’Asi, del Cira e delle Università italiane – ha commentato il ministro Giannini – e sono orgogliosa di questo nuovo passo dell’avventura italiana nello spazio che dimostra l’eccellenza italiana in questo settore».






