
La scarpata si è probabilmente formata durante un certo numero di catastrofiche frane avvenute sui fianchi del vulcano, durante il quale i detriti sono scivolati a diverse centinaia di chilometri di distanza, ben oltre il l’area compresa in queste immagini, dove sono ancora ben visibili le tracce di flussi di lava che si sono susseguiti alla base del vulcano e, qua e là, alcuni blocchi spigolosi o più levigati che sono stati spostati o portati in superficie a seguito dei crolli. Prova ulteriore di una passata attività vulcanica molto attiva: in quelle epoche la lava, fuoriuscita dai bordi della caldera del vulcano, si è sparsa a ventaglio su una vasta area della sua base, fino a raggiungere la pianura sottostante.






