L’IMMAGINE DEL WIDE FIELD IMAGER

Le giovani stelle dell’ammasso NGC 2547

Gli astronomi stimano che NGC 2547 abbia dai 20 a 35 milioni di anni, che in realtà è un'inezia in confronto all'età dell'Universo e del Sole. Le stelle che si vedono sono di colore blu intenso proprio perché sono ancora molto giovani e calde.

     27/03/2013
ra le stelle brillanti, lontano sullo sfondo dell'immagine, si vedono molte galassie remote, alcune con una chiara forma a spirale.

Tra le stelle brillanti, lontano sullo sfondo dell’immagine, si vedono molte galassie remote, alcune con una chiara forma a spirale.

Questa graziosa spolverata di stelle blu brillanti è l’ammasso NGC 2547, un gruppo di stelle di recente formazione nella costellazione australe della Vela. L’immagine è stata ottenuta dal WFI (Wide Field Imager) sul telescopio da 2,2 metri dell’MPG/ESO all’Osservatorio di La Silla in Cile.

L’Universo ha circa 13,8 miliardi di anni. Anche la nostra galassia, la Via Lattea, ha una veneranda età – alcune delle sue stelle hanno più di 13 miliardi di anni. Nonostante ciò è ancora molto attiva: nuovi oggetti si formano e altri vengono distrutti. In questa immagine si possono vedere alcuni dei più recenti arrivi, le giovani stelle che formano l’ammasso NGC 2547.

Ma queste stelle sono veramente dei giovanotti su scala cosmica? Anche se la loro esatta età è incerta, gli astronomi stimano che NGC 2547 abbia dai 20 a 35 milioni di anni, cioè non tanto giovane, dopo tutto. Ma il nostro Sole ha circa 4600 milioni di anni e non ha ancora raggiunto la mezz’età. Ciò significa che se si pensa al Sole come una persona di 40 anni, le stelle brillanti nell’immagine sono infanti di tre mesi.

La maggior parte delle stelle non si formano in isolamento, ma negli ammassi ricchi, con dimensioni che vanno da diverse decine a diverse migliaia di stelle. Se NGC 2547 contiene molte stelle calde che risplendono di blu brillante, un segno inequivocabile di gioventù, se ne possono trovare anche alcune, gialle o rosse, che sono già evolute fino a diventare giganti rosse. Gli ammassi stellari aperti come questo hanno vite relativamente brevi, dell’ordine di parecchie centinaia di milioni di anni, prima di disintegrarsi e lasciare che le stelle componenti si allontanino.

Gli ammassi sono oggetti chiave per gli astronomi che studiano come le stelle evolvono durante la loro vita. I membri di un ammasso sono nati tutti dallo stesso materiale e circa nello stesso momento, rendendo più semplice la determinazione degli effetti delle altre proprietà stellari.

L’ammasso stellare NGC 2547 si trova nella costellazione australe della Vela, circa 1500 anni luce dalla Terra, ed è abbastanza brillante per essere visibile facilmente con un binocolo. È stato scoperto nel 1751 dall’astronomo francese Nicolas-Louis de Lacaille durante una spedizione astronomica al Capo di Buona Speranza in Sud Africa, usando un telescopio molto piccolo, di meno di due centimetri di apertura.

Tra le stelle brillanti di questa immagine si vedono molti altri oggetti, specialmente nell’ingrandimento. Molti sono stelle più deboli o più distanti nella Via Lattea, ma alcuni, che appaiono estesi e sfuocati, sono galassie, a milioni di anni luce dalle stelle nel campo di vista.

[Fonte Eso]

Questa fotografia è stata creata a partire dalle immagini della DSS2 (Digitized Sky Survey 2): mostra la regione di cielo, ricca di stelle, intorno al giovane ammasso aperto NGC 2547, nella costellazione australe della Vela.

Questa fotografia è stata creata a partire dalle immagini della DSS2 (Digitized Sky Survey 2): mostra la regione di cielo, ricca di stelle, intorno al giovane ammasso aperto NGC 2547, nella costellazione australe della Vela.

 

Il comunicato stampa dell’ESO