FILMATA DAL SATELLITE CHANDRA

Pulsar delle Vele: ciak, azione!

Un filmato basato su una sequenza di immagini riprese dal telescopio in raggi X Chandra mostra che la stella di neutroni nella costellazione delle Vele subisce un movimento di precessione mentre ruota su se stessa.

     08/01/2013

La pulsar delle Vele (X-ray: NASA/CXC/Univ of Toronto/M.Durant et al; Optical: DSS/Davide De Martin)

Non ci sono solo The Master, il Lincoln di Steven Spielberg e il nuovo film di Quentin Tarantino tra le nuove uscite cinematografiche di queste settimane. Dalla NASA arriva infatti (non nelle sale, ma sul web) un film con protagonista una stella di eccezione (e non è un modo di dire, per una volta). Si tratta di un breve ma straordinario video basato sui dati del telescopio a raggi X Chandra, che ha per protagonista la celebre pulsar delle Vele, una stella di neutroni posta a circa 1000 anni luce dalla Terra (visibile appunto nella costellazione delle Vele, creata dal collasso di una stella di grande massa e che ruota su se stessa ogni 89 millisecondi, proiettando attorno a sé particelle cariche.

Il filmato è fatto di otto immagini, a loro volta basate sui dati in radiazione X ottenuti da Chandra dal giugno al settembre del 2010, e mostra i getti di particelle prodotte dalla rotazione della stella di neutroni. I dati mostrano (e il filmato lo rende particolarmente evidente) che la pulsar sembra oscillare sul suo asse come una trottola (precessione è il termine tecnico) mentre ruota su se stessa. I ricercatori stimano che il periodo di precessione, appunto una rotazione completa dell’asse di rotazione, sia di 120 giorni. Sarebbe la prima volta che un comportamento di questo tipo è osservato in una stella di neutroni. La causa della precessione potrebbe essere che la stella non è più di forma perfettamente sferica, per effetti della rapida rotazione e degli improvvisi aumenti della velocità causati dall’interazione tra il nucleo superfluido e la crosta.

Questo film è in realtà un sequel. Nel 2003 la NASA realizzò un’altra ripresa della pulsar delle Vele. uno basato però su un numero molto minore di osservazioni, non abbastanza da evidenziare l’effetto di precessione.

L’articolo con i risultati dello studio sarà pubblicato il 10 gennaio su The Astrophysical Journal