«SONO FORME ASSOLUTAMENTE FISIOLOGICHE»

Un triangolo sul Sole

Un enorme triangolo nero appare sulla corona solare. Ma è solo un effetto della tempesta, spiega Mauro Messerotti dell'INAF di Trieste, e dell'interpretazione che ne fa il nostro cervello. Il fatto è che ci solletica il catastrofismo.

     15/03/2012

Un enorme triangolo nero ieri è stato osservato apparire sulla Corona Solare. Immediatamente, siti web, blog e forum hanno rilanciato la notizia e l’hanno diffusa in tutto il mondo, alcuni anche alludendo che il fenomeno fosse soprannaturale o comunque misterioso. Abbiamo chiesto a Mauro Messerotti dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di spiegarci di cosa si è trattato nella realtà. “L’immagine dello Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA mostra la distribuzione dell’emissione a raggi X del plasma della corona solare osservata dal telescopio del satellite GOES-15.

Le zone piu’ chiare sono quelle corrispondenti ad alta emissività, associata alle regioni attive, dove i campi magnetici hanno configurazioni chiuse a forma di cappio che si riconnettono e danno origine ai brillamenti solari, cioè rilasci localizzati di enormi quantità di energia. Le zone più scure rappresentano regioni di bassa emissività, chiamate per questo buchi coronali, da cui si estendono nello spazio interplanetario linee di forza aperte del campo magnetico e flussi di vento solare veloce. Il contorno dei buchi coronali è modellato dalla configurazione dei campi magnetici delle regioni circostanti e può assumere forme molto complesse, come in questo caso.

Tali forme sono assolutamente fisiologiche ed il fatto che ci appaiono “strane” deriva dall’interpretazione che ne fa il nostro cervello, il quale tende a riconoscere qualsiasi forma come una forma nota (ad esempio la sensazione di vedere gli occhi, il naso e la bocca sul disco della Luna piena). Ciò accade anche in questo caso, trattandosi di una forma estesa che ci sembra inusuale. E’ sufficiente però confrontare le immagini della corona solare riprese in altre bande dello spettro elettromagnetico (www.solarmonitor.org) per capire come non ci sia proprio nulla di anomalo sul Sole: è piuttosto attivo, ma come gli capita da almeno 4 miliardi di anni. Ci stavamo preoccupando per il prolungato periodo di inattività ed ora ci preoccupiamo se ci sembra di vedere qualcosa di strano, ma il fatto è che ci solletica il catastrofismo.

Dal punto di vista scientifico, invece, sarà interessante osservare che effetto avrà sul campo geomagnetico il flusso di vento solare veloce originato da questo complesso buco coronale. Ma questa è un’altra storia…”.

[fonte: www.climascienza.it]