LO STUDIO SU NATURE

Non è raro il pianeta con due soli

Potrebbero essere più comuni di quanto finora ipotizzato i pianeti con due soli. Lo afferma uno studio pubblicato su Nature che riporta la scoperta da parte del satellite Kepler di altri pianeti che ruotano attorno a due soli.

     11/01/2012

I pianeti con due soli, come Tatooine in Guerre Stellari, potrebbero essere molto più comuni di quanto finora ipotizzato, al punto che nella Via Lattea potrebbero essere milioni. Lo suggerisce la scoperta di due nuovi sistemi solari con due stelle, fatta dal cacciatore di pianeti della Nasa, il telescopio spaziale Kepler, e pubblicata sull’ultimo numero di Nature. I pianeti che ruotano attorno a due soli si chiamano Kepler-34 b e 35 b.

La loro scoperta segue di pochi mesi la scoperta del primo Sistema Solare binario di cui fa parte Kepler-16. Se fino a pochi mesi fa queste combinazioni esistevano solo in linea teorica, queste prime osservazioni, unite al dato che le stelle binarie sono molto numerose (forse il 50% di quelle presenti nella galassia), spingono gli astronomi a ipotizzare l’esistenza di milioni di pianeti con due soli.

Secondo William Welsh, della State University di San Diego, uno dei responsabili della ricerca, circa l’1% delle stelle doppie ha in orbita un pianeta gigante simile a quelli osservati. I due nuovi pianeti sono dei giganti gassosi simili a Giove, con una massa rispettivamente di un quinto e un decimo del più grande pianeta del nostro sistema solare e con orbite della durata di 289 e 131 giorni. Ruotando attorno a una coppia di stelle che a loro volta ruotano attorno a un baricentro comune (centro di massa), i pianeti dei sistemi binari hanno un’orbita molto particolare: cambia infatti ad ogni passaggio in funzione dello spostamento dei due soli.

I tre pianeti con due soli fino ad ora conosciuti non hanno le caratteristiche per poter ospitare teoricamente forme di vita, in quanto presentano temperature superficiali troppo elevate o troppo basse, ma questo non fa escludere ai ricercatori la possibilità di poter identificare in futuro possibili Tatooine abitabili proprio come nella saga hollywoodiana.